Intervista a Mauro Fornasero, architetto ed artista di Caltanissetta

Tripudio di colori e simbologia esclusiva della terra SICILIANA.

Mauro Fornasero, certamente sono rimasta piacevolmente colpita dai suoi quadri, complimenti, molto originali. Cosa l’attrae in modo particolare?

“Buongiorno, grazie per questa intervista, sono contento che i miei quadri siano apprezzati. In generale mi attrae il colore e la linea, elementi fondamentali della pittura, e tramite essi io cerco di esprimere un’idea della sicilianità in modo personale, grazie anche ad un background da architetto che mi fa apprezzare ulteriormente la geometria, gli scorci urbani, le città, che cerco sempre di inserire nelle mie opere. Cerco di rappresentare la gioia, la bellezza, tramite i colori e le forme”.

Nei suoi quadri esprime tutto l’amore per la nostra amata terra di Sicilia?

“Certo, nei miei quadri penso che si evinca l’amore per la mia terra, per i suoi colori, i suoi simboli, le sue icone. La Sicilia è una terra molto “iconica”, abbiamo molti elementi riconoscibili e apprezzati in tutto il mondo, penso che forse non esista terra in cui siano presenti tutti questi simboli, i fichi d’india, i templi, i Pupi, il carretto siciliano, l’Etna, le cupolette rosse di Palermo, eccetera. Tutti elementi che spesso inserisco nei miei quadri”.

Molte aziende hanno con collaborato con lei. I suoi disegni sono molto apprezzati e sono stati inseriti su varie etichette di prodotti tipici locali?

“Si, ultimamente si è sviluppata una collaborazione con alcune aziende locali che utilizzano i miei lavori per etichette, confezioni, packaging eccetera, avendo apprezzato ciò che faccio e che evidentemente rispecchia sia il loro gusto che la loro idea di sicilianità, che non vuole essere la solita vista e inflazionata, ma cerco di fare qualcosa di originale e anche ironico, moderno”.

Quali sono i simboli che più degli altri, lei, Mauro, vuol mettere in evidenza?

“Come ho già detto, utilizzo i simboli della Sicilia, dalla trinacria, agli agrumi, alle carte siciliane, alle maioliche, alle decorazioni dei carretti siciliani, eccetera, utilizzandoli di volta in volta in maniera originale, inserendoli in una composizione ben studiata, con i colori forti e decisi che caratterizzano questi simboli e la nostra terra, senza mai però essere violenti”.

Lei nasce architetto e vive a Caltanissetta. Le sue idee geniali e le prime idee che poi ha messo su fogli. Ci racconti,

“Io ho sempre disegnato fin da piccolo, già alle elementari mi dilettavo e ho avuto a scuola sempre i massimi voti per il disegno. Autodidatta, non ho mai seguito corsi o accademie, ho sempre espresso la mia creatività sia con il disegno che con la pittura. Negli ultimi 15 anni mi sono invece dedicato solamente alla pittura, cercando di crearmi uno stile personale, creando un mix di geometria, colori, simboli siciliani, ironia (a volte): la mia più grande soddisfazione è quando mi dicono che il mio stile è riconoscibile e riconoscono i miei quadri da lontano senza neanche vedere la firma. Inoltre realizzo anche vasi, sedie e tavolini, oggetti in legno vari, tutti dipinti in acrilico e con temi e soggetti siciliani”.

Ama i colori forti, che predilige inserire prevalentemente in linee e forme rigide, perché?

“La mia formazione da architetto mi ha influenzato molto, le linee, la geometria, i volumi, gli angoli, le superfici, il disegno tecnico, lo “schizzo di campagna”, sono tutti presenti nei miei quadri, e costituiscono la base su cui si innestano poi gli altri elementi, sia scorci urbani, sia elementi siciliani. Cerco sempre di rivisitare ciò che dipingo, non di “copiare” pedissequamente, ma di personalizzare ciò che faccio, stilizzando, semplificando, aggiungendo, creando un mix personale e individuabile”.

a Cognita Design production
Torna in alto