Da Montelepre con grande amore per la terra Sicula: Giuseppe Sciortino, poeta, scrittore, sceneggiatore, attore.
Giuseppe Sciortino Giuliano è uno de poeti in lingua madre siciliana che vanta un'antica storia di famiglia. Lui è tra i pochi siciliani doc che fa capire, a piene mani, quanto ama le sue origini. Si vuole presentare ai lettori del Globus?
"Certo! Sono Giuseppe Sciortino, per l'anagrafe, ma come poeta, scrittore, sceneggiatore e attore, sono conosciuto come Giuseppe Sciortino Giuliano. Sono nato a Montelepre. Appartengo ad un famiglia di patrioti siciliani ed io stesso mi autodefinisco tale. Mia madre era Marianna Giuliano, tenente dell'unica squadra femminile dell'esercito dei volontari per l'indipendenza della Sicilia. Il suo plotone era composto da 20 donne guerriere. Mio padre era Pasquale Pino Sciortino dell' EVIS, ufficiale di collegamento, che partecipava alle riunioni politiche del movimento per l'indipendenza della Sicilia. Da queste riunioni scaturivano le direttive per mio zio Salvatore Giuliano, colonnello dell'EVIS. Io stesso sono un'attivista ed attualmente sto tentando, per la quinta volta, di unire tutti i movimenti e le associazioni sicilianiste, affinché, al momento del voto, tornino ad essere uno! Abito a Montelepre, nel castello d Giuliano, che ho progettato e fatto realizzare. 23 anni di sacrifici! Inoltre, più di 30 anni fa, ho trasformato la casa natia di Salvatore Giuliano, in Museo storico che viene visitato da turisti provenienti da ogni parte del mondo"
Potrebbe parlaci delle sue poesie ? Che temi affrontano?
"Ho scritto decine di poesie, anche in età giovanile. Prediligo scrivere nella madre lingua siciliana, ma non disdegno anche la lingua italiana per esprimere le mie poesie. I temi variano dall'amore per la Patria Sicilia, illusioni o delusioni amorose, o ancora dedicate a lavori campestri, ormai desueti o soppiantati dalle macchine agricole. Amo anche esporre poesie su temi spirituali"
Qual è la poesia, tra quelle che ha scritto, che più la rappresenta e perché?
"La poesia dedicata all'appartenenza a questa nostra terra di Sicilia. Usi, costumi, folklore. Per stigmatizzare il mio essere siciliano: orgoglio puro!"
Ci parli del suo ruolo d'imprenditore locale. Che vantaggi e svantaggi ha affrontato in questi lunghi anni?
"Creare qualcosa di grande, partendo dall'idea, alla realizzazione di un'opera con costanza, con tenacia. Pietra su pietra. Giorno dopo giorno. Tutto ciò non è stato semplice; solo la costanza mi ha permesso di realizzare i miei sogni: il castello di Giuliano"
Se potesse dedicare una poesia alla sua famiglia che versi scriverebbe?
"Ho scritto una poesia, in lingua italiana, dedicata a mia madre e un'altra, in lingua siciliana, dedicata a mio zio. Non ho mai pensato a scrivere una poesia che coinvolga in toto l'intera mia famiglia"
Quando, secondo lei, è il momento adatto per scrivere dei versi?
"Non ho bisogno di particolari momenti per scrivere delle poesie ma se dovessi scegliere preferisco scrivere la sera: infatti nelle ore serali, quasi inconsciamente, qualsiasi cosa io dica, finisce per essere in rima! Vorrei anche ricordare ai lettori del GLOBUS Magazine i titoli dei libri che ho scritto. Ai siciliani non fatelo sapere, Mio fratello Salvatore Giuliano, Sete di libertà, Savatore Giuliano uomo vero tra uomini veri, Vita d'inferno, La megghiu stidda, Riflessioni su, Il leone di Montelepre. Quest'ultimo e' anche una sceggiatura per un film che in questo momento stanno visionando a Broadway ed a Hollywood. Inoltre come attore ho partecipato al film "Vendetta" girato ad Ottawa, in Canada e " Vento di Sicilia" per la regia di Carlo Fusco. Sono stato anche coprotagonista e coproduttore nel film documentario"Il padrino del bandito Giuliano" perla regia di Yeva Lykos, film romena. Lo troverete su Amazon prime video dalla Adler di Los Angeles. Attualmente sto lavorando ad un libro autobiografico. Il titolo forse sara' "L'incubo". La mia vena artistica non si e' mai esaurita infatti, in un passato non tanto remoto, mi sono cimentato nella realizzazione d'opere pittoriche ed in qualche scultura".
SUGNU SICILIANU SONO SICILIANO
E MI NNI VANTU, E ME NE VANTO,
NUDDA NAZIONI NESSUNA NAZIONE
AVI CCHIU' TALENTU. HA PIU' TALENTO.
PURU NTA LI PAISEDDI, ANCHE NEI PAESELLI,
CHIDDI CCHIU' SPIRDUTI, QUELLLI PIU' SPERDUTI,
LI MEGGHIU CIRIVEDDI I MIGLIORI CERVELLI
HANNU NASCIUTU. SONO NATI.
MA PI LA MALA SORTI MA PER LA CATTIVA SORTE
CA STA TERRA HA AVUTU CHE QUESTA TERRA HA AVUTO
PI LU MUNNU SANU PER IL MONDO INTERO
SI N'HANNU IUTU . SE NE SONO ANDATI.