In scena al Teatro Antico di Taormina “Magnificat”

Il 9 settembre in Prima nazionale a Taormina Nèon porta in scena Magnificat

Per la prima volta al Teatro Antico una compagnia con attori disabili

 Conto alla rovescia per la messa in scena al Teatro Antico di Taormina di Magnificat, per la regia di Monica Felloni e la direzione artistica di Piero Ristagno. Lo spettacolo, prodotto dall’associazione Nèon, che lavora prevalentemente con attori disabili, è in programma martedì 9 settembre alle 21 in Prima nazionale nell’ambito del “Bellini Festival”.

Il Teatro delle Diversità per la prima volta a Taormina

“Magnificat” è uno spettacolo unico perché è la prima volta che una compagnia con attori disabili e una produzione sul teatro delle Diversità vanno in scena al Teatro Antico di Taormina. Lo spettacolo, infatti, celebra i primi venticinque anni di attività dell’associazione culturale Nèon che ha dato vita in Sicilia al “Teatro delle Diversità” e che oggi è accreditata come una delle realtà più importanti in Italia nell’ambito del Teatro e handicap.

Un successo il crowdfunding: raccolti oltre cinquemila euro

Magnificat, inoltre, un primo grande traguardo lo ha già tagliato: per sostenere l’allestimento dello spettacolo, infatti, gli artisti della compagnia Nèon hanno invitato il pubblico a diventare protagonista, dando vita alla campagna sociale di crowdfunding, intitolata “Sostieni Magnificat”: un’attività di sensibilizzazione che, in un mese, ha consentito di raccogliere oltre cinquemila euro grazie al finanziamento collettivo, a cui ha partecipato tanta gente desiderosa di dare il proprio contributo. Ogni donazione, anche di pochi euro, è stata preziosa, perché con i fondi raccolti si potranno pagare alcuni costi indispensabili per la realizzazione del Magnificat.

Lo spettacolo 

Lo spettacolo è il succedersi di azioni teatrali intrise di musica, danza, parole in una sequenza appassionata e lieve che attraversa, trovando nuovi sviluppi, il percorso artistico di 25 anni di Nèon.

In scena è il genere umano, nella sua varietà possibile, che si contamina nel linguaggio, si cerca nella parola, si mostra nel gesto, coesiste all’interno di relazioni fatte di specialità ordinarie ed eccezionali e diventa unico corpo per poi tornare a smembrarsi, danzando nel silenzio dei segni tracciati nello spazio.

Molteplici  le suggestioni provenienti dalla letteratura, contaminazioni che la regista Monica Felloni mette in scena modulando azioni di  teatro,  danza, canto e musica. Nucleo centrale è la comunicazione tra individui oltre ogni codificazione.

Il fulcro dello spettacolo è rintracciabile nelle parole di Whitman “I corpi umani sono parole”. E allora l’infinità dei segni che i corpi sulla scena esprimono magnificano la complessità del vivere da esseri umani. I testi poetici di  D’Arrigo, Licciardello,  Ferrari, Rilke, Ristagno, Roversi, Saramago, Whitman, si intrecciano e risuonano nella creazione di una realtà scenica nella quale prevale il senso, la direzione di ogni lode: la persona accanto. Tutti meritevoli di occhi attenti, generosi nell’arte di essere come si appare. Monica Felloni, alla regia, intesse l’ordito e la trama di un tappeto prezioso, lavoro iniziato 25 anni fa, che al Teatro antico di Taormina trova la cornice adeguata e il cielo più ampio per essere mostrato e condiviso.

Magnificat è un’occasione importante per trasmettere un segno corale di positività, per testimoniare il senso di responsabilità che ha ogni singolo individuo in relazione alla crescita sociale e culturale della comunità e del territorio.

In scena: Maria Stella Accolla, Giuseppe Calcagno, Marco Cinque, Irene D’Amico, Luca D’Angelo, Emanuela Dei Pieri, Stefania Di Prima, Danilo Ferrari, Patrizia Fichera, Alfina Fresta, Elettra Giunta, Stefania Licciardello, Jonathan Loria, Enzo Malerba, Valentina Messina, Manuela Munafò, Francesco Panebianco, Manuela Partanni, Carmelo Privitera, Emily Reitano, Pietro Russo, Valeria Sciuto, Daniela Teriaca, Leonardo Vasta.

Monica Felloni

Monica Felloni, regista di teatro, attrice e docente di Teatro, intraprende la propria formazione artistica in Europa attraverso l’incontro con importanti registi e gruppi internazionali quali Sherad Zade in Svezia, Le Théatre du Soleil in Francia, dove decide di restare per un periodo, e ancora in India, dove partecipa ad uno stage di danza Bharatanatyam. Rientrata in Italia, significativa è la sua partecipazione in qualità di attrice alla produzione internazione di Salmon Le Troiane per le Orestiadi di Gibellina. Un’esperienza che la fa innamorare della Sicilia, dove decide di fermarsi e dove fonda con Piero Ristagno, nel 1989, l’Associazione culturale Nèon.

L’Associazione Nèon

L’associazione culturale Nèon, attraverso i linguaggi del teatro e della scrittura, da sempre lavora per diffondere una cultura basata sul valore esistenziale dell’essere umano. È questa l’essenza del Teatro delle Diversità che, grazie a Piero Ristagno e Monica Felloni, Nèon ha introdotto in Sicilia da tantissimi anni. L’associazione è oggi accreditata come una delle realtà più importanti nell’ambito del Teatro e handicap, e opera anche in partnership con diversi enti pubblici e privati, operanti in ambito culturale e nel terzo settore.

“Dedicato alla vita, all’umanità nelle infinite forme, all’utopia di pace. Che si stampi negli occhi e nelle pietre il profondo parlare difforme, che restino orme di zoppìe impenitenti e sentieri nell’aria per carrozzelle disancorate. Che la poesia prevalga, debordi dai corpi e inondi l’intero Anfiteatro. …” (Piero Ristagno)

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