“IL TUO CODICE MORSE” lo spettacolo di Paola Greco giunge a Catania

IL 28 E 29 SETTEMBRE OPEN PRESENTA LO SPETTACOLO “IL TUO CODICE MORSE” DI PAOLA GRECO

IltuocodiceMorse

Una donna si rivela attraverso più voci. Tre donne in scena, altre in virtuale.
Una narrazione raccontata attraverso tracce di respiro, un flusso di azioni e parole.
Un intreccio di battiti ed emozioni che scandiscono il tempo di un dialogo. Intermittenze e sospensioni, un codice da interpretare.
Il tuo codice Morse”, lo spettacolo di Paola Greco in scena il 28 e 29 settembre a Palazzo della Cultura, vuole scandagliare, investigare ed esplorare il concetto di Amore dal punto di vista femminile, nella sua forma fisica e tangibile, senza tralasciare la forma invisibile ed emotiva. Testimonianze, sussurrate, urlate, confessate. Lo spettacolo, dopo uno studio presentato nel 2019 per la rassegna “Wondertime”, porta in scena, per la rassegna Catania Summer Fest, un testo ispirato a «Scritto sul corpo» di Jeanette Winterson e interpretato da tre donne che raccontano l’eterno conflitto femminile.“Il tuo codice Morse” è anche un progetto in movimento per indagare sulle diverse forme di dinamiche relazionali. L’obiettivo è includere il concetto di Amore nel vocabolario quotidiano, in forma più concreta, come materia prima, o prima necessità, una sorta di monito al cambiamento. Un’epidemia salvifica.
Il tuo codice Morse intralcia il battito del mio cuore. Avevo un cuore sano prima di incontrarti, potevo contare su di lui, era stato in prima linea ed era diventato forte. E adesso alteri il suo incedere con il tuo ritmo, lo suoni per me, pizzicandomi come una corda di violino.”

Locandina

Note di regia:

La parola Amore è un sostantivo e come tale è una parola il cui significato determina la realtà. Spesso collochiamo il significato nel sentimento, dimenticando che c’è un muscolo a governarlo, posto dentro un corpo che vorrebbe parlare, a volte anche senza parole, comunicando vibrazioni e sussulti, pompando adrenalina e generando farfalle nello stomaco. Alla fine comunicare con le parole resta sempre un lusso per pochi. C’è chi usa verbi e avverbi bizzarramente, chi assegna più facce agli aggettivi. Non bisogna trascurare questi particolari grammaticali, sono lo stile del tuo cuore. Ed è proprio il cuore che darà voce e ritmo a “Il tuo codice Morse”. Questa è una crociata, un viaggio audace che darà coraggio alla vita di tutti. Non possiamo esimerci dalla responsabilità che ogni poeta ha di contaminare l’erba più incolta.
Dal testo: “Il nostro corpo ha un codice, ognuno lo conserva, singolare, unico, disponibile a farsi plurale, per congiungersi, associarsi. Un codice, un linguaggio cifrato, una serie di suoni, un susseguirsi di segni, marchi. Le impronte del cuore o del fegato, per dire tanto o non dire niente, per dire ostinatamente, urlare o mormorare il messaggio d’amore che non conosce idioma, solo battiti»

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