Il nuovo software di gestione degli F-35 è inaffidabile

E’ quanto scrive, in un rapporto confidenziale venuto in possesso dell’agenzia Reuters, il “chief weapon tester” del Pentagono Michael Gilmore

Secondo il rapporto di 25 pagine, il software di gestione del velivolo è attualmente definito come “inaccettabile”. La risoluzione dei problemi con test e debug del software di gestione del lotto di produzione ‘Block 2B’, potrebbe rivedere i piani del Corpo dei Marines, ritardando l’entrata in servizio del caccia con capacità di combattimento iniziale, di almeno 13 mesi. Nella relazione, che tra poche ore sarà inviata al Congresso, il velivolo è descritto come inaffidabile e più costoso da mantenere rispetto a quanto inizialmente previsto.

Il caccia, a causa della riduzione del peso, sarebbe addirittura vulnerabile agli incendi che potrebbero essere innescati dai suoi stessi missili lanciati. Il fatto è che il carburante circonda l’intero apparato propulsivo del caccia e per diminuire il peso del velivolo lo spessore del serbatoio è stato ridotto, motivo per cui ci sarebbero dei problemi di alta infiammabilità. La relazione potrebbe essere anche corretta – replica il tenente generale Chris Bogdan, capo del programma F-35 al Pentagono – ma non tiene conto degli sforzi effettuati per risolvere i problemi di gestione del software. In poche parole, secondo Bogdan, le criticità sono note, ma risolvibili.
Dal Pentagono intanto, continuano a confermare la capacità di combattimento iniziale del velivolo pronta per l’US Marine Corps entro il prossimo anno. Sempre secondo la relazione, il software ‘Block 2B’, non riuscirebbe a gestire contemporaneamente i sistemi radar, guerra elettronica e navigazione oltre al sistema elettro-ottico, di apertura della stiva interna e di visualizzazione del display montato sul casco del pilota.

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