Il nuovo “Hachiko Boliviano” che aspetta, invano, il padrone

Cochabamba (Bolivia) – Un cagnolino adottato da un ragazzo attende invano il suo ritorno. Il ragazzo è morto a seguito di un investimento. L’“Hachiko” boliviano che non tradisce il padrone.

 

 

 

Il cane è il migliore amico dell’uomo…per sempre!

Il film con Richard Gere del 2009 “Hachiko”, che ha commosso milioni di persone, riprende vita.

Perché i nostri amici animali non ci tradiscono mai, a differenza nostra!

Così la storia di Hachiko si ripete in Bolivia: da cinque anni, infatti, un cane aspetta invano il ragazzo che l’aveva adottato. Ogni giorno torna all’angolo della strada dove morì il suo padrone.

L’animale, da alcuni ribattezzato Hachi, da altri ‘Huachi’ o ‘Huachito’, con il suo tenero color caffè, ha sconvolto i vicini e gli operatori che lo alimentano di via Papa Paolo, la strada nel nord-est di Cochabamba, dove è avvenuto l’incidente.

 

 

Il cucciolo era stato adottato alcuni anni fa da un ragazzo, che l’aveva trovato per le strade di Cochabamba, cittadina di 600 mila abitanti al centro della Bolivia. ‘I due erano sempre insieme’, raccontano oggi i negozianti della zona. Un rapporto speciale, come tutti quelli tra cane e uomo, in cui non si sa mai chi è il padrone. 

Un pomeriggio del 2007, però, il rapporto finisce. Il ragazzo viene investito da un taxi e muore durante il trasporto in ospedale. Nei giorni successivi,Hachi non si dà pace. Elegge quella strada a sua nuova casa. Ci vagabonda ogni giorno, per settimane, per mesi, per anni. ‘Camminava da un angolo all’altro della strada. Abbaiava all’avvicinarsi di un motorino, sperando che fosse il suo proprietario’, racconta un negoziante della zona. Ma la sua attesa rimane vana, perché il suo giovane padroncino non è destinato a far ritorno, mai.Il padrone del cane era un studente universitario che ogni giorno percorreva questa via in in motocicletta con il cane al seguito, finché un giorno il ragazzo è stato investito da un taxi ed è morto mentre veniva portato in ospedale, ha detto questa settimana il giornalaio Aida Miranda al giornale ‘Opinión.

 

 

Da allora, via Papa Paolo Avenue è diventata la casa di “Hachi” , e lì piange in un angolo ogni giorno nel luogo dove il suo padrone ha avuto l’incidente. “Cammina da un angolo all’altro e poi torna nel punto in cui il suo proprietario è deceduto. Cammina, si trova in un angolo e piange quando si trova dove è morto il proprietario”, ha dichiarato al giornale Efe Martha Elizabeth Garcia, che aiuta Miranda nella vendita di giornali

Il film con Gere fa tristemente il resto, facendo conoscere al mondo il mito giapponese di Hachiko, il cane di razza Akita che, per ben 10 anni, tornò ogni giorno alla stazione da cui il suo padrone prendeva quotidianamente il treno per andare a lavoro. L’“Hachiko” originale era un cane di razza Akita, che apparteneva a HidesaburoUeno, un professore di ingegneria agraria presso l’Università di Tokyo morto nel 1925 dopo un’emorragia cerebrale che lo ha stroncato mentre insegnava in una delle sue classi.

Anche se il suo padrone era morto, il cane è andato ogni giorno per nove anni alla stazione di Shibuya all’ora esatta in cui arrivava il treno che prendeva il suo padrone.

Tantissimi sono ogni anno i cani abbandonati.

Ma tutti aspettano ancora invano il ritorno del loro padrone… Che differenza! Chi è – mi chiedo – il vero “animale”?

 

 

 

a Cognita Design production
Torna in alto