Il musical Evita, opera immortale, in scena al teatro Metropolitan di Catania

La brillante regia di Susy Tagliapietra riesce a rappresentare l’arte della vita e la forza di un mito

 

 

La popolarissima e controversa First Lady torna sul palco, per la Stagione 2014-2015 al Teatro Metropolitan di Catania con il grandioso musical Evita, dopo alcune tappe nazionali in versione originale e didattica, per la regia brillante di Susy Tagliapietra, dando vita ad uno spettacolo di grande effetto e dinamicità, con un grande cast e la collaborazione dell’Accademia Internazionale del Musical di Catania diretta da Enrico Sortino in sinergia con la New York Film Academy, che conta più di venti sedi tra America, Europa e Asia, mirano ad offrire una formazione altamente qualificata spendibile nel settore teatrale e cinematografico. Ammirata è stata la partecipazione dei suoi giovanissimi talenti, che hanno portato una nota di speranza; accolta con entusiasmo nella mattinata la rappresentazione speciale dedicata agli istituti scolastici catanesi.

Interamente dal vivo con 30 artisti sul palco e un’orchestra di 12 elementi l’opera immortale partita da Sanremo nel 2013 al teatro Ariston ha replicato a Genova,  patria d’origine della T&M Live. La Compagnia premiata da Festival Nazionali, ha proposto al pubblico opere quali Aida,  Jesus Christ Superstar e festival di Highlights del panorama di Broadway, nonché opere inedite con l’arricchimento di un’orchestra dal vivo diretta dal Maestro Matteo Bariani.

La memoria storica e il ricordo intimo di Eva Maria Duarte sembra scorrere su di un filo di seta che unisce il suo sguardo fiero e sorridente, impresso in una fotografia in bianco e nero, alla voce intensa ed appassionante di Simona Angioloni “è una storia che ti porta dentro il personaggio”.

L’artista, insieme al cast di alto livello sono riusciti a entrare nel cuore del pubblico, commosso e sorridente allo stesso tempo, guidando con un ritmo trascinante in un’ora e mezza di storia e di vita argentina raccontata e cantata, ripercorrendo i momenti salienti e più emblematici della biografia di Evita Perón, dalla nascita, «figlia dell’adulterio», alla morte, lei «jefa espiritual» del descamisado popolo argentino.

Le immagini d’epoca, che scorrono sullo sfondo, arricchiscono la rievocazione di una donna di potere, forte, determinata e umana, capace di trasformare la rabbia e il rancore per le sue umili origini in seme di speranza e coraggio per il cambiamento sociale del proprio paese, per vincere la povertà e affermare i diritti delle donne. Non si tratta di una semplice apologia del mito di Eva Maria Duarte, ma di un gioco di luci e di ombre che, con incisiva ironia, ne tratteggia il profilo la regista Susy Tagliapietra. Ma, senza dubbio, è nella musica e nel canto il luogo della commovente osmosi tra Eva e Simona.


La storia di Evita viene esposta da un narratore d’eccezione, Che Guevara, interpretato abilmente da Edoardo Pallanca, che commenta e giudica il suo “stile di vita” creando un’interessante contrapposizione tra le due figure e i loro pensieri.

La regista, con la sua versatilità è riuscita nell’ardua impresa e il palcoscenico che accoglie l’estrosa scena piacevolmente appare eccentrico attraverso oggetti d’epoca e sontuosi abiti, uno sfondo scenografico che ammalia narcotizzando lo spettatore affascinato dal susseguirsi degli eventi, e risalta la capacità con cui ha messo in luce le mille contraddizioni umane che rendono il personaggio interessante e controverso fino alla sua morte causata dal cancro, così come la naturalezza di delineare una satira crudele sul potere: la brama di conquistare quella ricchezza materiale che condanna all’infelicità, alla segregazione, all’emarginazione.  Evita muore e poi risorge, e con essa i suoi sogni di gloria, il suo fare stravagante e brillante, con la forza del mito.

Sottolinea la regista “Molti aggettivi hanno accompagnato biografia e storia di questo personaggio: mito, leggenda, la più amata, la più odiata persino “la santa”. Noi ci limitiamo ad immaginarla come una grande donna con una grande determinazione, come l’arcobaleno dell’Argentina. Nasce l’iniziativa di creare eventi anche benefici intorno allo spettacolo con le stesse sfumature che si possono cogliere nel personaggio di Evita”. La compagnia collabora a favore di alcune realtà impegnate socialmente sul territorio: A.M.R.I. ONLUS legata all’Istituto Gaslini in Liguria e la Fondazione ADO Onlus di Ferrara.

Le coreografie di Matteo Cirigliano trasmettono energia al pubblico e manifestano il successo di questa figura epica per la sua passione e l’affezione provata dal suo popolo.

I costumi e le acconciature aiutano lo spettatore a calarsi nel periodo mentre la scenografia permette comunque dei cambi di scena ben articolati e le proiezioni sullo sfondo contribuiscono a trattenere e convogliare l’attenzione con giochi di luce ben studiati. Un’Evita “vera e moderna, sottolinea Tagliapietra, con una personalità piena di sfumature. Forse meno dura di come alcuni la pensano. In realtà in partenza di progetto ho immaginato Evita come  la realizzazione di un lavoro di squadra. Anni fa ho conosciuto Marco Savatteri, il regista agrigentino che ha curato la versione in Italiano. La sua conoscenza e il suo amore per quest’opera mi ha affascinato ed è sempre rimasta nell’aria una sorta di volontà a trovare una forma di collaborazione, nonostante la distanza. Liguria e Sicilia non sono proprio ad un passo! Per una sorta di coincidenze  l’occasione è arrivata”.

L’interpretazione è riuscita nel suo intento comunicativo, coniugando un intreccio incantevole di armonie con la musica che diventa un tutt’uno con la parola, e la danza effonde colori attraverso splendidi costumi creando uno scenario incantevole.

 

ECCO IL CAST

EVA DUARTE: Simona Angioloni

CHE: Edoardo Pallanca

JUAN DOMINGO PERON: Agostino Marafioti

AGUSTIN MAGALDI: Matteo Merli

MISTRESS: Simona Marrocco

 

L’ Ensemble di danza al Metropolitan: Ambra Ferrara, Cora Gasparotti, Elisa Giunta, Francesca Pulvirenti, Iride Pansera,

Ingrida Kunsmoniene, Maria Concetta La Targia,

Marzia Molinelli, Valeria Muratori;

Alessandro Caramma, Alessandro Chiaramonte, Carlo Gilardi, Ciro Venosa, Giovanni Strano, Matteo Cirigliano,

Patrizio Pierattini, Rosario Fortunato e con i giovani performers dell’Accademia Internazionale del Musical.

 

Orchestra diretta dal M° Matteo Bariani

Adriano Marchelli, Alberto Perfetti, Alessandro Pelle, Andrea Leoncini, Carlo Dellepiane, Enrico Oliveri, Fabio Balostro, Filippo Cainero, Ian Veronese, Luca Lamari, Thomas Traspedini.

Coreografie – Matteo Cirigliano

Regia – Susy Tagliapietra

Diplomati e allievi AIDM in scena con EVITA
Marzia Molinelli, Francesca Pulvirenti, Elisa Giunta, Ambra Ferrara, Maricetty La Targia, Giovanni Strano, Alessandro Chiaramonte, Rosario Fortunato, Alessandro Caramma
Bambini AIDM
Giorgia Orlando, Aurora Partipilo, Gabriele Di Gregorio, Gaia Palmeri, Flavio Palmeri, Ester Nicolosi, Ignazio Catalano, Giorgia Bonanno, Gabriele Cannizzaro, Ginevra Rapisarda, Giuseppe Amore

 

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