Il mummiume e la ritualità barocca dell’UE

Se è vero che l’Alto Rappresentante può cambiare verso all’Europa, è anche vero che senza un’Europa che voglia cambiare verso, la poltrona di Lady Pesc a Mogherini non serve a nulla

Quando i treni passano, passano. Anche George Armstrong Custer, nota intelligencija a West Point, laureatosi ultimo del suo corso quando c’era fame di ufficiali, vivacchiò senza infamia né lode fino al 1863, quando per culo (pare che il suo fattore “C” fosse genetico nei Custer, almeno fino al giorno prima di Little Big Horn) o chissà come, riuscì a fermare la mitica Cavalleria Confederata. Colpito favorevolmente il Generale Pleasonton, suo superiore, e l’opinione pubblica americana stanca di ufficiali unionisti inetti e cialtroni, ottenne il brevetto di “Generale” . Ma rimase sempre, a tutti gli effetti, un tenente, poi congedato capitano. Quel Generale non contava una mazza, ma divenne una leggenda.

Dipende, obietterà qualcuno: dipende sempre da come e quanto un uomo o una donna possono far diventare importante ciò che importante non lo è.

Prendete Lady Ashton: ha dato valore aggiunto all’inutilità del suo ruolo. Nel corso del suo mandato ha reso l’Europa, intesa come UE, ancora più ridicola come interlocutore internazionale. Federica Mogherini, con un mandato preciso, tanto di suo e coerenza con la necessità di buttare a mare il mummiume e la ritualità barocca di questa UE, potrebbe fare la differenza. Forse è causa di questi timori che la sua candidatura pare così osteggiata: a molti piacerebbe la conferma di uno dei tanti cretinetti alla Lady Ashton per continuare esattamente come prima. La mummiume, di solito, tende a farsi rappresentare sempre da se stessa.

Però, se è vero che l’Alto Rappresentante può cambiare verso all’Europa, è anche vero che senza un’Europa che voglia cambiare verso, la poltrona di Lady Pesc non serve a nulla. E quindi, una volta tanto, hanno ragione tutti. Ecco perché Custer è diventato una leggenda.

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