Il MacS apre le porte al publico

Il pittore catanese Alfio Giurato con “Furia Corporis” inaugura
il Museo d’Arte Contemporanea Sicilia.
La mostra si potrà visitare sino al 15 settembre

Da sinistra: Alfio Giurato, Alberto Agazzani, Giuseppina Napoli, Grazia Calanna

CATANIA – A Catania è stato inaugurato uno spazio museale, il Museo d’arte contemporanea Sicilia, che ha un sapore  mistico, dato dalla  bellezza del luogo  e dalle sue mura che sono intrise di spiritualità. Ad aprire la porte al pubblico, il vernissage di Alfio Giurato, con la sua collezione “Furia corporis“. Una serie di tele che ben rispecchiano il periodo che stiamo attraversando con dei giochi di chiaro schuro, con delle macchie di colore magistralmente realizzate tramite la spatola. 

Ad accogliere la stampa e i visitatori il direttore del MacS, Giuseppina Napoli e il curatore del museo, Alberto Agazzani. Quest’ultimo pone l’accento sull fatto che in questo spazio ci saranno solo opere che hanno in sè il valore intrenseco della bellezza, sia in senso estetico che etico, un luogo non fertile per la pura speculazione mercantile. Lo sforzo che stanno facendo è quello di offrire al pubblico catanese, ma non solo, delle opere che sono oggettivamente belle. Invece, il direttore ha messo in risalto “Il progetto MacS è legato alle istanze tendenti alla valorizzazione dei beni culturali del patrimonio siciliano e alla promozione dell’arte contemporanea italiana e internazionale. La filosofia è quella di instaurare un dialogo tra l’arte del passato e l’arte contemporanea. Il luogo che ospita il museo è un contenitore architettonico così prezioso da essere uno dei contesti monumentali più importanti della città di Catania e dell’intera Sicilia”.

Alfio Giurato, figlio dell’Etna, laureato, nel 2005, in pittura all’Accademia di Belle Arti, si è dedicato al percorso artistico e oggi è una promessa dell’arte contemporanea internazionale, grazie ai tocchi dei suoi pennelli dà vita con le sue tele a un percorso quasi mistico.. una visione che scuote l’anima e l’intelletto. Guardando le sue opere nella mente riecheggia l’aforisma di S. AgostinoNon uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell’intimo dell’uomo risiede la verità.’

Il Museo nasce all’interno  della Badia Piccola del Monastero di San Benedetto, via Crociferi, sapientemente restaurata, rispettando linee, tempo e spazio. Una sorta di tuffo nel passato, con elementi moderni che ben si armonizzano con il resto.

 

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