Il concerto ‘magico’ del Festival Magie Barocche

Nella splendida corniceĀ  della Chiesa di San Giuliano ha avuto luogo il concerto inaugurale del Festival Internazionale Val di Noto Magie Barocche, sotto la presidenza e direzione artistica del musicologo Antonio Marcellino.

CATANIA – La manifestazione, che ha catturato il pieno consenso di un uditorio stracolmo, ĆØ stata arricchita dalla presenza di Sua Beatitudine mons. Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme a fianco di mons. Leone Calambrogio, rettore della chiesa di San Giuliano, del dott. prof. Giovanni Russo e del gr. uff. avv. Giancarlo Scardillo, rispettivamente luogotenente per lā€™Italia-Sicilia e preside della sezione catanese dellā€™Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Presente fra i numerosi ospiti, anche lā€™onorevole Anna Finocchiaro.

La ricca locandina ha omaggiato di gran lunga lā€™arte polifonica di Johann Sebastian Bach nei suoi labirinti contrappuntistici, come si evinceva dalle ardite quattordici composizioni di altrettanti compositori dā€™oggi, basate sulla rilettura per orchestra dā€™archi dei Quattordici canoni sulle prime otto note fondamentali dellā€™aria delle Variazioni Goldberg. Il maestro di EisenachĀ  ha suscitato a piene mani la creativitĆ  avanguardistica, come si evinceva dalla competente Orchestra da Camera del Festival Magie barocche, ben condotta dal maestro Augusto Vismara, tra gli arzigogoli timbrico-spazialiĀ  di sonoritĆ  metalliche o accensioni aforisticheĀ  su movenze melodiche, nei brani di Andrea Ferrante, Roberto Carnevale, Marina Leonardi, Daniel Seel, Luigi Manfrin, Paul Moravec, Marco Betta, Yoichi Sugiyama, Alessandro Solbiati e Ruggero LaganĆ , tra le rarefazioni di Massimiliano Damerini ( Premio Abbiati 1992 e 2006) e Donato Di Pasquale. Sino alle gradevolissime armonie di Samuel Adler nel canone n. 5, e di Mario Ruffini con Il tredicesimo canone di Bach dal segreto dellā€™immagine riflessa, improntato alla solennitĆ  del linguaggio barocco. La seconda parte della serata ha registrato due esecuzioni di spicco: il Concerto n. 1 in do minore per due cembali, archi e continuo BWV1060 e il Concerto n. 2 in do maggiore per due cembali, archi e continuo BWV1061, resi con pertinenza di tocco dai pianoforti di Roberto Carnevale ( attivo musicologo e docente dellā€™Istituto Musicale Bellini) e Massimiliano Damerini, nel costante integrarsi allā€™ensemble da camera. La bacchetta di Vismara ha posto in luce i rilievi tematici delle partiture bachiane, che ancora oggi a tre secoli di distanza affascinano lā€™ascoltatore.

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