Il calcio che rischia di scomparire

CATANIA – La tristezza degli impianti sportivi… e la mancanza della manutenzione ordinaria

Nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede della delegazione provinciale della FIGC ( Federazione Italiana Giuoco Calcio) , oltre al discorso economico da non sottovalutare, uno dei temi di massima centralità è stata certamente la pessima condizione degli impianti sportivi. Un problema relativo al calcio e a tutti gli sport del catanese che soffrono la mancanza di strutture adeguate e degne di tal nome.

“Difficile gestire i circa 330 impianti in tutta la regione – ha detto Sandro Morgana presidente della Lega Sicula -, di cui 55 in erba sintetica e 20 in erba naturale. Tutto il resto è in terra battuta e molte sono le strutture inagibili. Ho ascoltato le società e senza dubbio è giusto che la Lega sia dalla loro parte. Beh una cosa che mi fa rabbia è certamente pensare che la nostra regione potrebbe seguire una linea di impiantistica sportiva importante alla pari con altre regioni dove le strutture sportive sono importanti anche per la crescita dei giovani”.

Il comune ovviamente incassa da parte delle società che puntualmente “pagano”  per usufruire degli impianti, mentre il comune poi non devolve nemmeno una minima percentuale alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi impianti. Un problema lungo tanti anni ed evidenziato ancora una volta dai rappresentati delle società dilettantistiche durante l’incontro di ieri pomeriggio che sperano di essere ascoltati dagli addetti ai lavori.

“Noi – dicono i presidenti delle società di calcio a gran voce – vogliamo e riteniamo giusto che almeno il 30% delle somme da noi versate, vengano destinate per la manutenzione dei campi” .

Alcune situazioni incredibili? Ecco alcuni esempi nati dalla relazione delle società

“Zia Lisa”: Caldaia del gasolio bucata ( e non utilizzabile); erba alta ( c’è chi potrebbe tagliarla ma impossibile perché il taglia erbe non funziona); Panchine piccole ( capienza  max cinque giocatori);
Tribunetta da sistemare; Più delle volte illuminazione scarsa; registrare irrigazione del campo.

“Nesima”: Tribuna Inagibile; Terreno di gioco si allaga per la pioggia; Illuminazione scarsa; Attrezzi per bagnare il campo sempre rotte; acqua calda insufficiente per gli ultimi atleti che si allenano di sera ad esempio tra le 19,30 e le 21,30

“Duca D’Aosta”: Panchine piccole; Illuminazione scarsissima; Terreno durissimo; insufficienza per bagnare il campo.

“Seminara”: Spogliatoi insufficienti per le molte partite che si fanno; Illuminazione insufficiente. Almeno è in sintetico

“Velletri”: spogliatoi insufficienti per le molte partite che si fanno. Unica cosa buona che è in sintetico

“Monte Po”: Abbandonato , poi affidato alla società San Pio X

“Cibalino”, Completamente impraticabile, regnano zecche e pulci

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