Il blasfemo Noah di Russel Crowe fa tremare il mondo islamico

In anteprima al Festival di Bari e da giovedì distribuito da Universal, Noah, di Russel Crowe fa tremare il mondo islamico

Una cosa è certa: il mondo islamico che ha accusato di blasfemia ‘Noah‘ per aver rappresentato un profeta, non si è accorto di un’altra blasfemia del film di Darren Aronofsky, in anteprima al Festival di Bari e da giovedì distribuito da Universal: la confusione tra generi diversi. Ce n’è per tutti i gusti: dal fantasy ai Transformers, dal melò al disaster movie. Russel Crowe, che interpreta Noè, ha di suo molto poco del salvatore e tanto del talebano. Insomma, non obbedisce a Dio non creandosi troppi problemi se deve sterminare anche tutta la sua famiglia allargata (altra libera interpretazione di  Aronofsky ), quando decide di uccidere le sue nipotine appena nate, ree di esser femmine. Solo gli animali sono gli unici esseri più puri degli uomini e meritano di essere salvati. Crowe stravolge così l’Antico Testamento, negando all’uomo ogni speranza di salvezza all’interno della sua arca. Ma ciò che ha suscitato l’iralità e le critiche tra il pubblico del Petruzzelli di Bari sul lungometraggio in 3d per 138 minuti di sangue, miracoli, distruzione e morte, non è stata tanto la generosa ed azzardata interpretazione della Bibbia, quanto i giganti di pietra parlanti – che ci ricordano i Transformers di Michael Bay – accorsi ad aiutare Noah nella costruzione di un’arca senza chiglia.  Molte, quindi le critiche in sala per il film che invece negli Usa ha mandato in tilt i botteghini.

Tra le dichiarazioni, quella etica del protagonista, vegetariano convinto, che criticando i carnivori dichiara: “Sono passati migliaia di anni e la storia di Noè è ancora viva dentro ognuno non di noi. È un uomo che da solo deve fronteggiare un’enorme responsabilità. Anche se a nessuno di noi è richiesto un impegno così grande, oggi siamo un po’ tutti Noè, testimoni consapevoli di un mondo che sta morendo – ha detto Crowe in una intervista. Come lui dobbiamo iniziare a muoverci, a fare del nostro meglio partendo dal basso, rispettando ad esempio la natura che ci circonda. E poi, questo film è una bellissima storia familiare, in cui giovani e meno giovani possono rispecchiarsi senza alcuna chigliaettando ad esempio la natura che ci circonda’. Anche il regista di The Wrestler (2008) ha dimostrato massimo rispetto per gli animali piuttosto che per gli uomini: non ha voluto utilizzare  animali (tutti ricostruiti al computer) ma ha provocato un malore all’attrice Emma Watson – che proprio non vuole saperne di togliersi quella maschera monotona  da ragazzina indifesa di Ermione in Harry Potter – che ha bevuto acqua stagnante data l’assenza di bottigliette di plastica sul set… Insomma, un film  nato nel segno dell’ecologia da tutti i punti di vista! Nel cast oltre a Russell Crowe, Jennifer Connelly (Naamah, moglie di Noè); Anthony Hopkins (Matusalemme); Logan Lerman e Douglas Booth (Cam e Sem), i figli di Noè; Emma Watson figlia adottiva di Noè; Kevin Durand, guardiano che aiuta Noè e la sua famiglia; Dakota Goyo (Noè da giovane); Ray Winstone (Tubal-cain) l’avversario di Noè; Madison Davenport è Na’el, moglie di Cam; Nick Nolte è il Guardiano Samyaza, un angelo caduto; Jóhannes Haukur Jóhannesson e Arnar Dan interpretano rispettivamente Caino ed Abele.

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