Charlie P, con la nuovissima formazione The C-Side, realizza una versione acustica del successo di Icona Pop
Dopo essere stato premiato da Sony, Warner e X Factor al recente seminario discografico della Broadway Musical Academy di Catania, Charlie P sta preparando le date estive con una formazione acustica dal suono souful.
Charlie P & The C-Side, questo il nome del progetto, rivede in chiave soul ed r&b successi del momento così come classici spaziando dal pop al rock.
Charlie P voce, Alessandro Caltabiano tastiere/ synth / basso, Walter Russo chitarra elettrica / acustica.
Il brano di Icona Pop, rivisto anche nel testo oltre che musicalmente stravolto, è un divertente esempio della direzione presa.
Dopo la collaborazione con Ensi, con il quale Charlie ha scritto alcuni brani dell’ultimo album del rapper torinese “Era tutto un sogno“, l’autore sta partecipando alla realizzazione di altri dischi del panorama hip hop e non solo.
BIOGRAFIA
“Nasco come Cesare Grillo, classe ’83, a Catania, Sicilia, lato sbagliato del mondo. Ho tre passioni nella vita: la mia donna, la musica, il Giappone. Passo tutta l’infanzia e l’adolescenza disegnando manga giapponesi, sognando di diventare professionista. A 14 anni conosco questa musica ripetitiva che chiamano hip hop e vengo folgorato dai graffiti che deturpano i muri della città, così comincio a deturparli anch’io. Saltuariamente mi capita di prendere un microfono in mano. I campionamenti usati nell’hip hop mi fanno conoscere il funk, il soul, l’r&b classico. Stevie Wonder, Marvin Gaye, Al Green mi entrano in loop in testa e mi convinco di poter cantare anch’io. Grosso errore. A 19 decido di posare il pennino e l’inchiostro, vado a vivere nella capitale per studiare giapponese all’università. Qui il microfono lo prendo meno saltuariamente, ed incomincio ad autoprodurmi i primi demo e a farmi un nome in giro. Tanti incontri sbagliati, qualche soddisfazione, tante persone che non sento più. Finisco l’università, torno a casa per un po’ e poi vado a vivere a Osaka, in Giappone. Suono tutte le settimane, il microfono diventa bollente arrivati a questo punto. L’esperienza giapponese dopo un anno volge al termine e ritorno in Sicilia. Dal 2010 collaboro con Radio Zammù, la radio dell’Università di Catania. Dallo scorso anno conduco #LoveLife, dedicato alla musica urban a 360°, ed ho così la possibilità di intervistare svariati artisti sia in studio che via telefono. Prendo le melodie vocali dal soul, le imbastardisco su batterie hip hop, le condisco con synth elettronici, le smusso con bassi grondanti unto e ogni tanto ci urlo sopra versi rap. Il mio nome viene dal jazz, ma in materia sono ignorante. So solo che il jazz ha rivoluzionato una generazione ed ha scavalcato i confini, e questa musica che faccio oggi non ha la forza ed il coraggio di fare altrettanto, ma almeno provo a rivoluzionare me stesso partendo da dentro. La parte migliore di questa biografia deve ancora essere scritta, quindi presta orecchio… “
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