I Van der Graaf Generator chiudono la XXIII di Udin&Jazz

A Udine chiusura in grandissimo stile con i Van der Graaf Generator per Udin&Jazz 2013 – austerity – XXIII edizione – Euritmica

Un mito della storia della musica anni Settanta chiude Udin&Jazz.
Prima di loro il giovane pianista Giovanni Guidi.
 

Chiusura storica, a seguire, di seguito, al Palamostre, con un’icona musicale degli anni Settanta: i Van Der Graaf Generator, che a Udine (unica tappa del Triveneto) si presentano nella formazione originale, con Peter Hammill (voce, chitarra e tastiere), Hugh Banton (organo e basso) e Guy Evans (batteria e percussioni), anime della band sin dal suo esordio, nel 1968. Peter Hammill, voce, chitarra e tastiere; Hugh Banton, organo e basso; Guy Evans, batteria e percussioni
Prima di alcune tappe italiane, i Van der Graaf Generator approdano a Udine nella formazione originale, quella che ha scritto la storia della musica internazionale dagli anni Settanta. Da sempre il loro stile si eleva sul panorama musicale per la innovazione delle idee, per il coraggio delle riflessioni, per la forza sperimentale delle indagini musicali mutuate dal jazz, dal rock, dal soul e dall’elettronica e tradotte in chiave del tutto rivoluzionaria, epica e selvaggia. Grande il successo in Italia sin dagli esordi, con Pawn Hearts, del 1971.
Dopo un periodo di disorientamento la band si scioglie nel 1978 per riunirsi in quartetto nel 2005 con un trionfale concerto al Royal Festival Hall di Londra e una nuova incisione, Present. I Van der Graaf Generator continuano a sorprendere l’Europa con il vigore e l’energia dei loro live. Nel 2006 il sassofonista David Jackson lascia il gruppo e il trio prosegue con la stessa forza, prima con molti concerti, poi registrando Trisector (2008) e A Grounding in Numbers (2010). Del 2012 è Alt, una collezione di esperimenti e improvvisazioni che guarda a nuovi linguaggi musicali.

Una grande e giovane forza aprirà oggi la serata finale di Udin&Jazz, al Palamostre, con il Giovanni Guidi Trio: il pianista Giovanni Guidi è un vero prodigio del pianoforte (a Udine affiancato da Francesco Ponticelli al basso ed Enrico Morello alla batteria). Non è più una rivelazione, Guidi: in pochi anni e a passi da gigante ha trovato una propria strada – fatta di una progettualità unica e di una lucida consapevolezza nelle scelte artistiche – che lo sta portando ad affermarsi, oltre che come pianista, anche come “organizzatore di suoni” di prima scelta: le sue scelte timbriche sono infatti inconfondibili e strategiche. E non è certo un caso che un musicista illuminato qual è Enrico Rava l’abbia voluto al suo fianco e a lui difficilmente rinunci. Col suo nuovo quintetto in cui Shane Endsley e Dan Kinzelman hanno rimpiazzato Gianluca Petrella e Michael Blake è spesso in tour in Europa.

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