Hollywood, American Graffiti compie 40 anni

Pietra Miliare di un’intera generazione festeggia l’anniversario del quarantennale. Insuperabile per intensità, superbo per la cura della colonna sonora, la pellicola rappresenta il trampolino di lancio di future stelle della cinematografia mondiale.

 

Era il 1973 quando George Lucas, dietro la macchina da presa, condusse magistralmente un film che sarebbe entrato nella storia della cinematografia mondiale. Una pellicola degli anni ’70 ambientata tra i ’50 e i ‘60. Un lascito, un testamento, come per indicare ai giovani delle contestazioni e delle lotte universitarie, la visione del mondo al tempo della generazione precedente. Tra i quattro protagonisti del lungometraggio, attori quali: Richard Dreyfuss, Harrison Ford e Ron Howard, lanciatissimi verso il Gotha di Hollywood. Chi come regista di film di successo – “A beautiful Mind”, “Il Codice da Vinci”, “Cocoon” – dopo essere stato protagonista di “Happy Days”, chi come attore di pellicole di fama mondiale – “Star Wars”, “Indiana Jones”, “Blade Runner” e ancora “Lo squalo”, e “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, vantano un curriculum affermato tra gli addetti ai lavori e non. Cinque nomination agli Oscar, due Golden Globe vinti, una nomination al premio Bafta, oltre che miglior film al Kansas city film critics circle award. Una serie di riconoscimenti per un film che ha messo d’accordo critica e pubblico e che annovera alla Produzione, un certo Francis Ford Coppola, maestro della regia e della sceneggiatura – si ricordi la pluripremiata trilogia del “Padrino” oltre che il capolavoro “Apocalypse Now”. La storia di quattro ragazzi dai diversi caratteri si intreccia durante l’ultima sera insieme, la quale precede la partenza per il College. A cornice, una colonna sonora che vanta veri e propri cavalli di battaglia generazionali. Si spazia dai “The Beach Boys” ai “The Platters”, dall’intramontabile “Chuck Berry” a “Buddy Holly”. Riproposizioni in chiave nostalgica per una nazione, gli Stati Uniti, che guardava al passato per costruire il futuro. Le note di una canzone, il ricordo di un’estate, gli amori giovanili, sono tutti ingredienti di una ricetta collaudata. Ecco perché, dopo quattro decadi, la pellicola è tra i “Cult Movies” di sempre, un graffito indelebile che non si è più deteriorato.

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