Grande successo della conferenza su Re Vittorio Emanuele III alle Biblioteche riunite di Catania

Ampio concorso di pubblico, associazioni d’arma, autorità civili e militari, alla conferenza organizzata dalla delegazione di Catania dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, sulla figura del Re Soldato, dal titolo: “Vittorio Emanuele III il terzo Sovrano dell’Italia unita”, ospitata dalle Biblioteche riunite “Civica e Ursino Recupero” di Catania, sala del refettorio piccolo, svoltasi il 10 novembre, in occasione del 151° genetliaco del Sovrano

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Ampio concorso di pubblico, associazioni d’arma, autorità civili e militari, alla conferenza organizzata dalla delegazione di Catania dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, sulla figura del Re Soldato, dal titolo: “Vittorio Emanuele III il terzo Sovrano dell’Italia unita”, ospitata dalle Biblioteche riunite “Civica e Ursino Recupero” di Catania, sala del refettorio piccolo, svoltasi il 10 novembre, in occasione del 151° genetliaco del Sovrano e del centenario della fine vittoriosa della prima guerra mondiale e di Unità nazionale.   In collaborazione con la Biblioteca (ente morale fondato nel medesimo  decennio degli anni Trenta del XX secolo in cui divenne ente morale l’Istituto delle Guardie al Pantheon, nate nel 1878, quindi la più antica associazione paramilitare d’Italia, per svolgere servizio di onore alla allora prima tomba del Re “Padre della Patria”), l’evento ha avuto notevole riscontro di interesse e partecipazione da parte dei convenuti. Dopo i saluti della direttrice della Biblioteca dottoressa Rita Carbonaro e quelli dell’Ispettore INGORTP Cavaliere Ufficiale Giuseppe Restifo nonché del Delegato di Catania delle Guardie Cavaliere Ufficiale ingegnere Salvatore Caruso, che ha presentato i relatori, sono intervenuti l’avvocato Grande Ufficiale Francesco Atanasio, del foro di Siracusa,Consultore delle Guardie, Consigliere dell’Istituto per il Nastro Azzurro nonché  Delegato per la Sicilia degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoja,  il quale ha dottamente illustrato la genesi del regno di Vittorio Emanuele III sotto il profilo meramente costituzionale e storico, inquadrando il personaggio nella temperie culturale del periodo, accompagnato da immagini che sono trascorse sull’apposito telo allestito sullo sfondo, così da avere quadro maggiormente chiaro. Atanasio ha inteso rilevare la modernità del regno lungo e complesso di Re Vittorio, motivando i passaggi essenziali che portarono la sua fulgida personalità a prendere le redini della grande guerra conducendola vittoriosamente, dopo lo sfascio di Caporetto, sino alla avanzata vittoriosa verso Trento e Trieste, evento di cui si celebrano i cento anni.

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E’ successivamente intervenuto il Cavaliere Dottor Francesco Giordano, non solo in veste di Guardia d’Onore ma anche come Coordinatore della Sicilia della Legione Garibaldina (che combattè alle Argonne ove perirono Bruno e Costante Garibaldi, nipoti dell’Eroe) nonché Commissario per Catania della Associazione Nazionale del Fante (il Re scelse di militare in Fanteria, arma “regina delle battaglie” a differenza di altri Sovrani che preferirono la Cavalleria): pòrto all’uditorio l’alto saluto del Principe di Piemonte Emanuele Filiberto di Savoja il quale, informato dell’evento, ha tenuto ad inviare i suoi voti augurali per la riuscita della manifestazione, egli ha con viva passione, compresa e assorbita dall’uditorio, narrato delle visite che il Re della Vittoria compì nella città di Catania, con dovizia di particolari su luoghi e strade percorse dal Sovrano in quel primo quarantennio del Novecento: “un Re del popolo per il popolo, sempre vicino agli ultimi, ai malati, ai più bisognosi”, ha affermato il relatore, mostrandone con numerosi esempi la grande umanità e sensibilità, ad onta della immagine ingessata che di questo Re si è diffusa nella storiografia ufficiale, mentre sono i particolari delle visite alla città e la grande sensibilità verso i dimenticati, che ne fanno un Capo di Stato estremamente moderno e illuminato, laico e in certo senso “socialisteggiante’: “per il cui ritorno in Italia delle mortali spoglie”, ha egli concluso, “ringraziamo l’attuale Presidente della Repubblica: e noi Guardie d’Onore aspettiamo il Re del Piave al Pantheon sacrario degli Eroi, ove egli deve degnamente riposare”. Sono state in tale occasione proiettate immagini dei cinegiornali dell’epoca documentanti le visite del Re nella città etnea.

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Riconoscimenti sono stati consegnati ai relatori ed alle autorità presenti da parte della organizzazione: infine i convenuti (fra gli altri, insigniti degli OO.DD., associazioni d’arma,  esponenti dei clubs Rotary e Kiwanis) si sono spostati guidati dalla Direttrice, nella vicina sala Guttadauro della biblioteca, che custodisce sin dal 1934 i busti dei Re Umberto I e Vittorio Emanuele III (unico a Catania) innanzi ai quali la Delegazione delle Guardie ha posto due corone di alloro, in onore ed a lustro e decoro, tornati essi in auge sin dal maggio 2016 allorché fu ospite ivi l’augusto Principe di Piemonte e Venezia Emanuele Filiberto di Savoja, pronipote  dei due Re.

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