Grande attesa per “La bella addormentata”con il grande Balletto di San Pietroburgo al Metropolitan di Catania

Torna l’8 dicembre, al teatro Metropolitan di Catania, il “Saint Petersburg Ballet”, elegante, raffinata, la più bella fiaba in danza di tutti i tempi nella versione del Classico Balletto “ Imperiale” interpretato con magnificenza, in un prologo e tre atti

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Torna l’8 dicembre, al teatro Metropolitan di Catania, il “Saint Petersburg Ballet”, elegante, raffinata, la più bella fiaba in danza di tutti i tempi nella versione del Classico Balletto “ Imperiale” interpretato con magnificenza, in un prologo e tre atti.

Il celeberrimo balletto “La bella addormentata” musicato da Pëtr Il’ič Čaikovskij, coreografia e costumi tradizionali che riportano all’omaggio alla corte di Luigi XIV di Francia che furono nelle intenzioni del librettista Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij, all’esordio (15 gennaio 1890), affidate al grande Marius Petipa.

Una favola in musica, danzata sulle punte, che occupa un posto fondamentale nel repertorio del Balletto di San Pietroburgo.

Melomani e appassionati del balletto classico, al Metropolitan di Catania, rivedranno e ascolteranno i celeberrimi adagio della rosa e pas de deux di Čaikovskij, nonché la permeante aura fiabesca e lo smalto onirico di Petipa, che hanno alimentato fantasia e immaginazione di adulti e bambini, presi per mano dal racconto lineare, semplice e delicato di Perrault.

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La Storia della Principessa Aurora, minuta ed elegante, pungendosi un dito, morirà per la maledizione della perfida Carabosse; la Fata dei Lillà, che tramuta la terribile sorte di Aurora in un sonno lungo cent’anni; il principe Désiré, che con il suo bacio risveglierà la bella principessa, innamorandosene perdutamente e, insieme a lei tutta la corte.

Il balletto dei balletti una creazione d’arte interpretata da una compagnia in cui, i danzatori si lanciano nello spazio con assoluta naturalezza, rendono evidenti i sentimenti che stanno dietro ai loro gesti. Scenografie che fanno sognare con effetti magici e piogge fatate di stelline dorate. L’incantesimo è accompagnato da note musicali che rendono le melodie, una fiaba intramontabile e perennemente attuale, aperta a molteplici interpretazioni e ricca di possibili chiavi di lettura; ha un plot da brivido, costellato da innumerevoli sorprese, e riunisce un ensemble di personaggi molto ben delineati; raccoglie un messaggio di liberazione e di rivincita dei buoni contro i cattivi. Ha le connotazioni di una parabola di ascesi sociale, che piace sempre a chiunque in questo mondo.

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Ha un profumo vagamente femminista, una trama piena di soprusi e di simboli feticisti che hanno acceso con interesse gli studiosi di psicanalisi, e soprattutto Bruno Bettelheim.

Il principe azzurro che risveglia dal sonno Aurora, non è che una figura accessoria, mentre il racconto espone tutte le fasi della vita di una donna: infanzia, adolescenza e giovinezza, rappresentate dalla principessa, l’età adulta e la fecondità rappresentate dalla madre, e la vecchiaia incarnata dalla fata Carabosse.

La fiaba “La bella addormentata” con l’esaltante coreografia proposta da questa edizione ne fa una storia emblematica patrimonio dell’umanità, una sorta di eredità culturale dei popoli che affascina piccoli e grandi. Colpirà l’ambientazione, la varietà dei ritmi, i costumi, le danze esotiche, il pas de deux, i valzer, la tecnica e la forma che con chiarezza e semplicità esprimono tanta originalità. Non mancheranno accanto alla principessa Aurora la Fata Lilla, Carabosse, principe Désiré, i cortigiani, le fate Oro Argento Zaffiro e Diamante, i personaggi delle fiabe nel finale trionfale.

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