Grafene, la plastica ultrasottile del XXI secolo

“È un materiale che ha lo spessore di un solo atomo, ma possiede proprietà fisiche uniche e servirà per realizzare transitor quantistici, superbatterie e palmari da indossare”

Andrea Ferrari, professore di nanotecnologia e neo-direttore del nuovo Graphene Centre dell’Università di Cambridge, dal 1998, affronta studi ed esperimenti sul Grafene, un super materiale, composto da un reticolo di carbonio bidimensionale, più resistente del diamante, con una conduzione superiore al rame, flessibile come la gomma.

Un cervello in fuga, direste voi, ma Ferrari spiega: “Non c’è dubbio che il governo voglia mettere fine alla lunga storia di ricerca nata in questo Paese ed emigrata, metaforicamente, all’estero dove poi sono stati raccolti i frutti industriali e commerciali.

Così quando nel 2010 i docenti dell’università di Manchester, Andre Geim e Konstantin Novosolev, hanno ricevuto il premio Nobel, l’esecutivo si è mosso per garantire fondi, sperando di dare un contributo al rilancio industriale di un Paese a lungo inclinato sui servizi finanziari”.

 

Non a caso, l’Unione Europea investirà un miliardo di euro per portare avanti il Flagship Graphene, un progetto ambizioso e senza precedenti, legato al programma di ricerca e sviluppo Horizon 2010, che coinvolgerà 126 gruppi universitari e industriali di 17 paesi diversi, compreso il Politecnico di Torino.

Numerosi milioni di dollari sono stati stanziati da Nokia per lo sviluppo di prodotti in grafene, convinta della grande innovazione e rivoluzione che potrebbero portare, con l’intenzione di dare vita ad un mercato multi-miliardario.
Da qui a qualche anno, probabilmente, potremmo avere nelle nostre mani oggetti che, in questo momento, appartengono solo alla fantascienza.

Il materiale del Futuro rivoluzionerà il Mondo!

 

 Progetto FlagShip Graphene per Horizon 2010, la Nave Ammiraglia veleggia verso gli scenari dell’Ultrasottile. 

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