Gli Stati Uniti attaccano l’Isis

Gli Stati Uniti hanno iniziato stanotte i raid aerei contro lo Stato Islamico, in Siria

Gli Stati Uniti hanno iniziato stanotte i raid aerei contro lo Stato Islamico, in Siria. Ad annunciarlo il portavoce del Pentagono, il retroammiraglio John Kirby: “Posso confermare che l’esercito e le forze delle nazioni partner hanno intrapreso l’azione militare contro i terroristi dell’Isil (o Isis, Stato islamico, ndr) in Siria usando un insieme di jet da combattimento, bombardieri e missili da crociera Tomahawk”.

La decisione di intraprendere questi raid – ha proseguito il retroammiraglio – è stata presa oggi dal comando dello U.S. Central Command, sotto autorizzazione concessa dal comandante in capo (il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ndr)”. Obama aveva annunciato giorni fa che gli Stati Uniti, dopo aver condotto raid aerei in Iraq, erano pronti con le operazioni militari contro lo Stato Islamico in Siria anche contro il volere di Assad.

Secondo i resoconti iniziali, il primo attacco statunitense ha colpito la roccaforte sunnita di Raqqa; una fonte dello Stato Maggiore americano ha comunicato che hanno partecipato all’operazione contro i jihadisti anche alcuni stati arabi partner: Bahrain, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Giordania.

I raid, ha detto la fonte, “sono destinati a colpire la loro capacità di comando e controllo, di rifornimento e addestramento”. L’operazione in corso, afferma, è intensa e pensata per essere un colpo iniziale duro e definitivo.

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