GLI STATI GENERALI DELLA MUSICA INDIPENDENTE ED EMERGENTE SCRIVONO AL SINDACO DI MONSELICE

Speriamo sia un errore quello che abbiamo letto e quindi ci scusiamo anticipatamente in caso, comunque intanto desideriamo protestare vibratamente con questo titolo di notizia apparso oggi sul Corriere e che da alcuni giorni circolava sui social…

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GLI STATI GENERALI DELLA MUSICA INDIPENDENTE ED EMERGENTE SCRIVONO AL SINDACO DI MONSELICE PER RICHIESTA INCONTRO PER RITIRO DECRETO ANTI MUSICA. 

“Egregio Sindaco di Monselice,

Speriamo sia un errore quello che abbiamo letto e quindi ci scusiamo anticipatamente in caso, comunque intanto desideriamo protestare vibratamente con questo titolo di notizia apparso oggi sul Corriere e che da alcuni giorni circolava sui social: Monselice vieta la musica il sabato e la domenica e la contingenta durante la settimana. Un titolo incredibile che sembra riportare il nostro Paese ai tempi piu’ bui e piu’ oscuri del non valore della cultura musicale.

Inutile spiegare i motivi (la lunga storia della musica in Italia, l’essere uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy nel mondo, il valore per la crescita di un ragazzo grazie alla musica, la condivisione di valori che si realizza attraverso la musica, il lavoro di gruppo che i giovani realizzano con band e ensemble, il segnale negativo che si da’ a chi suona come se gli si dicesse che e’ meglio se se ne va in giro a non fare nulla purche’ non disturbi e tanto altro) , tutti sappiamo quanto la musica sia fondamentale per la vita delle persone e per la crescita culturale, aggregativa, economica, sociale e innovativa per un Paese. Ancora piu’ utile sostenerla oggi  oggi in un momento in cui il settore della musica e’ duramente colpito causa Corona Virus e trova fermi circa 300 mila addetti del settore (tra diretti e indiretti) tra i quali moltissimi giovani fragili economicamente e senza tutele e che dal 23 febbraio non percepiscono un euro.

Il suo provvedimento e’ quindi un duro colpo mortale alla cultura musicale del nostro paese e che se fosse seguito da tutti nel nostro paese vorrebbe dire cacciare nella disoccupazione piu’ nera centinaia di migliaia di lavoratori, imprese, operatori, partite iva, free lance, tecnici, rigger, musicisti e tante altre figure che con tali azioni ricevono un colpo mortale moralmente, prima di tutto, oltre che mortalmente economico.

Per tale motivo rendendoci disponibili a un incontro Le chiediamo di revocare il Suo provvedimento da subito, distinti saluti.

Per gli Stati Generali della Musica Indipendente ed Emergente.”

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