Gli scatti di Donatella Turillo tra erotismo ‘velato’ e fragilità

Successo a ‘Le Zagare’ per ‘Velatamente Donna’, la mostra della fotografa catanese Donatella Turillo

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Le foto di Donatella Turillo sbancano venerdi 8 marzo al parco commerciale ‘Le Zagare’ in occasione della mostra dedicata alla donna, in cui la fotografa catanese mette in campo la ‘sua’ donna velatamente erotica e fragile al tempo stesso.

Stiamo parlando di ‘Selfie Deserto Virtuale’  e ‘Women in progress’, opere, queste, dove la Turillo ci dimostra ancora una volta la sua capacità e bravura nell’analizzare e scandagliare con spirito di osservazione interiore il mondo circostante.

E lo fa “con gli occhi di chi è appena nato, di chi si domanda il perchè di tutto – spiega Donatella Turillo- di chi cerca di capire il perchè di alcune dinamiche che ancor oggi si trovano ad essere logore ed ossidate”.

E continua la fotografa (che fisicamente ci rimanda ai tratti somatici sensuali della cantante Donna Summer):-“L’idea che si ha del mondo femminile è ancora oggi contorta e poco chiara. Ancor oggi- spiega- siamo come streghe divorate dai lupi e non siamo libere di manifestare chi realmente siamo interiormente”.

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Insomma, una donna, questa rappresentata dall’artista catanese, costretta a nascondersi dietro continue maschere di perbenismo.

Ma come si manifesta questa costrizione?

“La donna è ancor oggi costretta dal vuoto di questa società a trasformare le sue sembianze fisiche per piacersi e per piacere- spiega meglio la Turillo, non nascondendo ai nostri microfoni il suo parere rispetto alla scelta da parte di alcune donne di far ricorso al bisturi-“La feminilità- spiega infatti– viaggia in business class su un volo chiamato chirurgia plastica, triste realtà che siamo costrette a indossare”.

Non solo chirurgia plastica, ma anche “maschere e veli per coprirci e per vergognarci- continua Donatella- ancor oggi più di prima e per farci sentire vessate”.

Si, perchè è sentore comune il fatto che la donna debba essere “una mamma perfetta, una lavoratrice modello e una vicina di casa silenziosa che stende tanto di bucato profumato e prepara manicaretti la domenica.” Insomma, una donna che deve presentarsi fisicamente in forma, piacevole e deve saper parlare al momento giusto”.

Si, perchè questi scatti, tutti rigorosamente al femminile, trasmettono il messaggio secondo cui “la donna può e deve far uso del proprio corpo senza tabù- come spiega Donatella- e sentirsi libera di essere donna, in quanto la libertà d’espressione è, a mio avviso, solo apparente”.

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Dunque, abbiamo detto, scatti che segnano quasi un riscatto.

Ma non solo. Scatti, questi, che rappresentano il nostro momento storico “in cui tutto sembra scorrere lungo il binario della follia del vuoto”, un binario, questo –dice ancora- che passa anche attraverso i social come l’immagine del proprio corpo alla continua ricerca di un lecito appagamento che non è solo fisico”.

Spiega meglio la fotogiornalista:-“ Stiamo parlando di un corpo scandito dalla continua attesa di una carezza dell’anima, costi quel che costi”.

E conclude Donatella Turillo:-“La donna associa la propria sessualità al proprio intelletto ma lo fa governando o castrando il proprio eros”. “Il tutto è rappresentato da una triste realtà. Una realtà che ci rimanda alla caccia alle streghe- sospira la fotografa- in cui la donna si trova ad essere nuda.”

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Nuda, così come sono nude, anzi, ‘velatamente nude’ e ‘velatamente erotiche’ le donne di Donatella Turillo che veramente consiglio a tutti di ammirare, oggi come domani.

 

 

 

Maria Luisa Sisinna

a Cognita Design production
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