Giuseppe Varriale parla del suo libro dal titolo “Incontri di un napoletano all’ombra della Mole”

Un ebook da leggere tutto d’un fiato!

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Che titolo! Merita  tutta una spiegazione, per chi vorrà saperne di più, il tutto senza sfuggire alla mole di lavoro!

“Certamente. Gli “incontri” che danno il titolo all’ebook, sono un insieme di brevi battute per lo più satiriche, talvolta semplicemente comiche, che, nell’insieme, danno vita ad una storia il cui protagonista è Gennarino, un napoletano a Torino in cerca di lavoro. Tali battute sono ispirate all’umorismo yiddish (termine che indica una lingua germanica parlata dagli ebrei dell’Europa orientale). Col tempo da questa lingua si sviluppò una forma di umorismo fatto di battute ironiche e spesso anche autoironiche. Se gli ebrei, attraverso quest’umorismo, sottolineavano la loro identità e la loro difficoltà d’integrazione con l’ambiente in cui vivevano, ridendo di se stessi e del mondo, negli “incontri” si evidenziano l’ipocrisia che caratterizza in generale i rapporti umani e le difficoltà di comunicazione e/o discriminazioni cui spesso va incontro il protagonista per il suo carattere schietto e le difficoltà di trovare un lavoro. Le vicende narrate, sebbene suscitino ilarità, sono al contempo anche un invito alla riflessione su tematiche come la ricerca di un lavoro, l’amore, l’amicizia, il rapporto col prossimo, la politica, e così via. Esse infatti nascono da osservazioni ironiche di situazioni della vita di tutti i giorni, fatte dai personaggi del racconto e soprattutto dallo stesso protagonista degli “incontri”. Quest’ultimo in particolare osserverà gli avvenimenti, alla luce della sua condizione di precario, e deciderà, a sua volta, di scrivere un racconto autobiografico basato su battute nate dalle sue esperienze; motivo per cui si può dire, sotto certi aspetti, che si è in presenza di un racconto nel racconto”.

Lei è un Napoletano che ama Napoli… banale a dirsi ma non tanto dato che molti napoletani tifano per esempio altre squadre di calcio, ma  questa e’ un’altra storia Per ritornare a lei come scrittore, sta riscuotendo tanta fortuna con i suoi ebook; mi piacerebbe conoscere tre ingredienti che, secondo lei,  migliorerebbero la sua Napoli; uno la cultura?

“La cultura sicuramente, ma anche l’educazione accompagnata dall’empatia. Unendo questi tre ingredienti si può ottenere una discreta maturità.”

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Il libro “Incontri di un napoletano all’’ombra della Mole” è il suo primo libro. Perché lo preferisce al suo secondo libro dal titolo “ E non ci indurre in tentazione?” Che cosa la lega a  questo libro più che al secondo?

“La circostanza che è molto autobiografico. Il protagonista, Gennarino Buondestino (cognome ironico), è sostanzialmente un alter ego del Sottoscritto. Gli eventi descritti rispecchiano in larga parte episodi capitati a me stesso, anche se ovviamente e quasi sempre sono stati rielaborati. Si tratta di un racconto che parla della mia vita, delle mie esperienze e del mio pensiero. Per chi volesse approfondire faccio presente che su Facebook è presente la pagina all’indirizzo: https://www.facebook.com/Incontri-di-un-napoletano-allombra-della-Mole-439055712910203/ e che vi è anche un canale su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCCtvfR_Lt0ENkJeLIqRYY7g” .  

Che relazione c’è tra la scrittura e la società, con le sue influenze politiche e culturali? E come convivono questi aspetti nella sua produzione letteraria?

“Personalmente ritengo che sia la politica che la cultura, a prescindere da orientamenti e correnti, hanno il dovere nei confronti della società di essere franche, dirette e comprensibili al fine di far pervenire correttamente il loro messaggio ai destinatari. La scrittura poi deve evitare la prolissità. Nei testi che ho scritto penso di aver rispettato  queste caratteristiche”.

In che misura gli incontri (con altri scrittori, poeti, intellettuali) hanno influito nella sua poetica?

“Molto. Un  incontro importante per me è stata la lettura di alcuni testi umoristici di Moni Ovadia. Da essi ho tratto ispirazione per scrivere le battute che costituiscono il mio primo racconto. Indirettamente però, e forse quasi inconsciamente, un altro autore che mi ha influenzato è stato Charles Monroe Schultz, il creatore delle strisce con Snoopy, Charlie Brown e gli altri Peanuts.”   

Come si intitolerà il suo terzo libro?…Anticipazioni…

“Il terzo libro cui sto lavorando rappresenta per me una prova di maturità per confermarmi (e forse anche affermarmi) come scrittore. E’ un saggio di attualità a sfondo politico e non solo. Poiché però ho ancora molto da lavoro da svolgere e per il fatto che tocca una questione potenzialmente “scomoda”, preferisco al momento non aggiungere altro…”

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