Giurisprudenza, il prof. Salvatore Zappalà nuovo direttore

Guiderà il dipartimento per lo scorcio dell’anno accademico 2019-2020 e per il quadriennio 2020-2024
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Il prof. Salvatore Angelo Zappalà è stato eletto direttore del dipartimento di Giurisprudenza per lo scorcio dell’anno accademico 2019-2020 e per il quadriennio 2020-2024. Il docente – ordinario di Diritto internazionale e Diritto dell’Unione Europea – ha ottenuto 40 preferenze superando, nella seconda votazione, l’altro candidato in lizza, il prof. Giovanni Di Rosa.

«La mia elezione è stata frutto di una vivace dinamica democratica piena di significati per il futuro del nostro dipartimento – ha spiegato il neo-direttore che dal 2010 al 2018 ha rivestito il ruolo di consigliere giuridico della Rappresentanza permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York e rappresentante del Governo italiano nella commissione Affari giuridici dell’Assemblea generale dell’Onu -. Sono stato eletto per aprire un percorso di lavoro comune che esalti la creatività di ciascuno di noi. È indispensabile affrontare impegni e scadenze, come tutte le formalità burocratiche con cui ci confrontiamo ogni giorno, con una forte dimensione progettuale. Dobbiamo trovare il coraggio di continuare ad innovare nella tradizione e dovremo fare la nostra parte come dipartimento, e dentro al dipartimento, anche in vista di scadenze pressanti legate all’accreditamento nonché per proseguire nell’attuazione tempestiva delle attività già avviate, anzitutto nel quadro del progetto del Dipartimento d’eccellenza. Ma dobbiamo altresì ricominciare a immaginare il futuro e poi dobbiamo andare fuori dalle mura dell’Ateneo per partecipare agli sforzi per ridare slancio all’Università, alle sue missioni e al suo ruolo nella società».

«Non è un mistero che l’Università di Catania e il nostro dipartimento abbiano attraversato un periodo difficile. Difficile per un insieme di fattori, che si inseriscono in uno scenario ben più ampio di crisi, specie per le Università del Sud che a loro volta subiscono la crisi più generale del Mezzogiorno. Ma ci sono anche aspetti più specifici, non ultime le note vicende giudiziarie, che dovremo via via enucleare e dipanare in modo più chiaro e affrontare con schiettezza» ha aggiunto il prof. Zappalà che ha insegnato anche negli atenei di Pisa e Firenze e che dal 2011 è direttore della rivista Journal of International Criminal Justice (pubblicata da Oxford University Press), mentre dal 2012 condirettore della collana “Oxford Monographs in International Humanitarian and Criminal Law”.

«In particolare, pur non ignorando gli elementi di contesto, come dipartimento di Giurisprudenza, forti della nostra tradizionale dedizione a una ricerca d’eccellenza, dobbiamo trovare il modo di essere attraenti per gli studenti, di continuare a formare giuristi di qualità adeguati al nuovo millennio, rivolgendo attenzione ai problemi posti dalle ‘nuove’ tecnologie e non trascurando una digitalizzazione intelligente, ma anche di aprire o rafforzare spazi ulteriori di formazione, e potenziare e sviluppare meccanismi per dare sostegno all’inserimento nel mondo professionale – ha aggiunto il neo-direttore che ha anche lavorato al Tribunale delle Nazioni Unite per l’ex Jugoslavia (1995-98) e all’Istituto Universitario Europeo (2003-2006) -. Dovremo fare ulteriori sforzi per rimanere collettivamente attore centrale della realtà culturale e sociale in quanto rilevante laboratorio di pensiero. Una visione del futuro condivisa e un piano di azione correlato devono necessariamente venire dal confronto delle idee e dalla sentita partecipazione ad una missione comune, forti delle immense qualità del nostro personale e dalla vivacità dei nostri studenti, che non dobbiamo mai vedere come vasi da riempire di nozioni, ma come fiaccole da accendere di entusiasmo».

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