Giudice consola l’imputato e trascorre la notte in cella con lui

La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo: un giudice ha condannato ad una notte di reclusione un uomo per guida in stato d’ebbrezza ma ha trascorso la “condanna” con lui.

hammer-485712_960_720

È Successo in North Carolina dove il magistrato Lou Olivera ha condannato a 24 ore di prigione per guida in stato di ebbrezza Joseph Serna, che per vent’anni ha combattuto nelle forze speciali.

 L’ uomo è reduce di guerra delle forze speciali americane. Proprio come il giudice, che temendo ripercussioni sullo stato psicologico del sergente, già affetto da sindrome da stress post-traumatico, ha inaspettatamente deciso di accompagnarlo di persona nell’istituto penitenziario e di trascorrere con lui tutta la notte, per parlare e confortarlo.

È stata una conversazione tra padre e figlio”, ha spiegato il sergente l’indomani ai giornalisti. I due hanno parlato per tutta la notte dormendo a turno sull’unica branda. “Ci sono ferite visibili sui corpi dei reduci, altre invisibili”, ha dichiarato il magistrato. “Sono persone in difficoltà”, ha proseguito, “Nostri fratelli e sorelle che si sono persi per strada. E hanno soltanto bisogno di qualcuno che indichi loro la via”.

A commuovere il magistrato è stata la drammatica vicenda di vita dell’imputato, che ha visto morire molti amici durante la tragica esperienza della guerra. Nel 2008 il furgone su cui viaggiava si rovesciò finendo in un canale e fu proprio lui a soccorrerlo: “Sentii che qualcuno mi sganciava la cintura di sicurezza e mi toglieva il giubbetto antiproiettile”, ha spiegato Serna al giudice, con la voce rotta dal pianto. “Era Treber”, ha proseguito, “Che annegò subito dopo averlo trascinato fino all’unica piccola tasca d’aria rimasta nel veicolo”.

a Cognita Design production
Torna in alto