Giornata mondiale della Terra 2015

A Catania, presso la sede della CIGL, si è svolta lo scorso mercoledì 22 aprile la conferenza per la Giornata Mondiale della Terra. Temi trattati: deforestazione e desertificazione.

Lo scorso 22 aprile 2015, ha avuto luogo a Catania, presso la sede della CIGL in via Crociferi, un importante evento in occasione della Giornata Mondiale della Terra. La conferenza è stata inserita in una delle tre giornate promosse dall’iniziativa “Acqua Terra Insieme”, e organizzata dall’Associazione Balouo Salo. Sono intervenuti l’architetto Raoul Vecchio, imprenditore e sostenitore di progetti a sfondo sociale e Antonella Pistone, fondatrice dell’Associazione Isolaquassud.

Una vera occasione per trattare importanti tematiche che riguardano il pianeta Terra e il suo sfruttamento da parte dell’uomo. In particolare sono stati puntati i riflettori su due emergenze ambientali: la deforestazione e la desertificazione. Tali fenomeni stanno seguendo un corso via via sempre più accelerato, inevitabile conseguenza dell’inquinamento prodotto dall’uomo negli ultimi tempi. L’abbattimento delle foreste, un po’ in tutto il mondo, comporta un rischio  grande per la sopravvivenza della Terra.

Ultimamente il patrimonio forestale si è drasticamente ridotto per rispondere alla domanda di legname da parte dei paesi maggiormente industrializzati. La conseguenza di questo disboscamento selvaggio, che deve sottostare alle tempistiche della produzione industriale, è un maggiore rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera, la principale causa del buco nell’ozono. Senza contare che l’abbattimento delle foreste comporta la desertificazione, altra problematica che è stata analizzata durante la conferenza.

Ma qual è la relazione tra le foreste e il rilascio di anidride carbonica? Esse svolgono l’importante funzione di assorbire ed immagazzinare ingenti quantità di carbonio che viene rilasciato dalle industrie, evitando in questo modo di intaccare l’atmosfera. Pertanto, con la riduzione delle foreste il rilascio di Co2 nell’atmosfera è immediato. La Terra è protetta da uno schermo di ozono la cui riduzione comporta un aumento delle radiazioni. 

Quindi le foreste, oltre ad essere considerate un patrimonio ambientale, svolgono un ruolo fondamentale per la salvaguardia della Terra. Grazie alla fitta vegetazione l’ozono potrebbe continuare a svolgere il suo compito di scudo protettivo del pianeta. Il disboscamento di vaste aree della superficie terrestre porta ad un’inevitabile conseguenza, la desertificazione, altro problema analizzato durante l’evento. L’abbattimento degli alberi fa si che i raggi del sole vengano trattenuti dal suolo, causando questo allarmante fenomeno molto sentito nel Sud del mondo.

La Onlus si occupa in modo particolare del Senegal, stato africano particolarmente colpito dalla desertificazione che sta riducendo in maniera considerevole i campi agricoli. Questo causa una notevole carenza di risorse alimentari e mancanza di lavoro, problemi che gravano sulla popolazione locale. Da ciò può notare come l’inquinamento non solo altera l’intero ecosistema, ma genera fenomeni sociali preoccupanti ai danni dell’umanità.

A tal proposito risulta necessario un immediato processo di riforestazione in modo da ripristinare l’equilibrio naturale dell’ambiente e rimettere in moto l’agricoltura, importante settore per la sopravvivenza di tutti. Secondo le analisi svolte dall’associazione la rinascita dell’agricoltura in Senegal porterebbe lavoro a 80.000 persone. “Bisogna creare le condizioni affinché queste popolazioni possano vivere nella loro terra”. Queste sono state le parole dell’architetto Raoul Vecchio, un allusione ai drammatici esodi dei migranti che sbarcano sulle nostre coste, fuggendo da situazioni di invivibilità dei loro paesi. Le fughe disperate dei migranti vengono pertanto viste come una delle tante conseguenze della desertificazione e deforestazione. Tutto fa parte di una relazione causa-effetto di cui solo l’uomo è l’artefice. La desertificazione causa l’infertilità dei terreni e di conseguenza l’impossibilità di coltivarli e ricavarne prodotti.

L’architetto Vecchio ha sottolineato l’importanza di ripartire dalla terra per creare un futuro migliore facendo riferimento ad una recente legge della Regione Sicilia in base alla quale vengono affittati terreni a prezzi ragionevoli a piccole e medie imprese, allo scopo di creare occupazione. Un modello di gestione della terra che dovrebbe diffondersi velocemente in tutto il mondo per rendere il pianeta vivibile nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.

A seguire è intervenuta Antonella Pistone, fondatrice dell’Associazione Isolaquassud, Onlus che si occupa dell’Africa e degli incontri tra i popoli. La Pistone ha presentato la Liquid Company, una compagnia di giovani che hanno messo in scena una fiaba animata incentrata sul tema della terra e della natura. La giornata si è conclusa con la premiazione dei bambini delle scuole secondarie, da parte dell’Associazione, che hanno partecipato a un concorso di poesie e disegni sul tema della Terra, e l’esibizione al pianoforte della pianista Cristina Spina. Di importanza fondamentale è stato il coinvolgimento dei bambini a un evento di questo tipo, in quanto essi rappresentano le generazioni future, ed è su di loro che bisogna puntare per attuare una vero e proprio percorso di educazione ambientale.

a Cognita Design production
Torna in alto