Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Illuminiano di rosso la nostra vita. Oggi 25 novembre ricorre la giornata contro la violenza sulle donne, in tutta Italia, molte le manifestazioni organizzate dalle associazioni

Oggi è la Giornata mondiale Onu contro la violenza sulle donne,  il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha ricordato che  più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza, almeno una volta nella vita. In Italia, dall’inizio dell’anno, sono state 128 le vittime di femminicidio. La data scelta per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, è in onore delle tre sorelle Mirabel, eroine della lotta di liberazione della Repubblica Dominicana, torturate e uccise nel 1960 dagli agenti del dittatore Rafael Trujillo. Moltissime le iniziative organizzate in tutte le città italiane. Il colore scelto per questa giornata è Il rosso. A simboleggiare la protesta, il dissenso delle donne che alzano la testa, contro ogni forma di abuso e sopraffazione. Dunque un lunedì colorato di rosso quello di oggi, 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.
Roma ha voluto dare un segnale forte di mobilitazione aderendo alla campagna “noino.org”, che induce gli uomini ad assumere le proprie responsabilità rispetto alle varie forme di violenza: costringere, punire, terrorizzare, controllare, uccidere. Una campagna alla quale partecipano gli uomini – i testimonial sono uomini famosi che esprimono la loro ribellione – prendendo finalmente la parola per dire no alla violenza maschile sulle donne.

L’associazione Demetra onlus sta organizzando un flashmob on line MAI PIU’ DEBOLI su facebook. Un’ energia meravigliosa si svilupperà perché nello stesso momento, tantissime persone in tutto il mondo condivideranno l’album con voi, colorando simultaneamente le bacheche di un silenzioso e toccante urlo contro la violenza. A Catania, Le Voltapagina, un gruppo di donne, unite per fermare il femminicidio, hanno organizzato un sit-in davanti al Tribunale, insieme a altre associazioni di volontariato.

Molto tanto c’è da fare per fermare questo triste fenomeno, quante donne uccise dal proprio compagno, marito… sembra quasi come un’onda anomala che s’ingrossa sempre più. Come sempre nulla c’è di nuovo sotto il sole, basti pensare che nell’antichità la filosofa Ipazia  venne uccisa barbaramente nel 415 e a Giovanna D’Arco 1431. Bisogna adottare la teoria dei piccoli passi per raggiungere grandi risultati.

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