“Geografie sentimentali”, inaugurata a Palazzo Ciampoli la mostra di mappe storiche della Sicilia

Il direttore del Parco, Vera Greco: «L’esposizione propone un nuovo modello di valorizzazione che mette insieme il territorio e l’immenso patrimonio culturale che la Sicilia custodisce»

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Mappe storiche e secolari atlanti che tracciano le rotte intorno all’isola. È stata inaugurata a Palazzo Ciampoli la mostra “Geografie sentimentali” promossa dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dal Parco Archeologico di Naxos Taormina in occasione dell’ottava edizione di Taobuk. Il racconto della Sicilia e del Mediterraneo attraverso mappe storiche e volumi antichi provenienti dalla Biblioteca regionale universitaria “Giacomo Longo” di Messina. Merito di cartografi raffinati che tra il Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna hanno segnato le rotte di terra e di mare degli antichi viaggiatori.

All’inaugurazione dell’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 8 luglio, erano presenti: Sebastiano Tusa, assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; Vera Greco, direttore Parco Archeologico Naxos Taormina; Maria Teresa Rodriquez, direttore Biblioteca Regionale di Messina e co-curatrice della mostra; Roberta Scorranese, giornalista culturale de Il Corriere della Sera e co-curatrice della mostra; Mario Bolognari, sindaco di Taormina; Antonella Ferrara, direttrice di Taobuk-Taormina International Book Festival. Con un intervento dell’Orchestra mandolinistica “Gioviale” di Taormina, nata circa tre mesi fa, che ha eseguito brani della tradizione musicale siciliana intervallandoli con le arie più famose del melodramma italiano.

«Se non si conosce la geografia non si può conoscere la storia. L’esposizione delle mappe storiche– sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Sebastiano Tusa – riporta l’attenzione del grande pubblico sulla geografia storica, mostrando non soltanto le antiche mappe del Mediterraneo ma anche l’evoluzione culturale di un popolo. Da parte del mio assessorato c’è la volontà di continuare sulla strada della valorizzazione del patrimonio culturale custodito nelle biblioteche e nei musei alimentando, da un lato, l’orgoglio di essere cittadini di questa terra e, dall’altro, il turismo culturale nell’isola».

Il direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, durante il suo intervento, si sofferma sull’aspetto della valorizzazione dei beni culturali: «La mostra propone un nuovo modello di valorizzazione che mette insieme il territorio e il patrimonio culturale che l’assessorato regionale custodisce, in questo caso nella Biblioteca “Giacomo Longo” di Messina. Il parco archeologico di Naxos Taormina ha partecipato alla realizzazione della mostra “Geografie sentimentali” a Palazzo Ciampoli per valorizzare contemporaneamente la cartografia e il patrimonio bibliografico e far rivivere per l’occasione un importante monumento. La mostra non è solo l’esposizione arida di documenti, ma la cartografia non è altro che la trasposizione su carta del paesaggio che possiede dentro di sé quell’impronta di bellezza che continua a suscitare emozioni e sentimenti». Anche Taormina punta molto sulla valorizzazione dei beni culturali e della storia della città. «La collaborazione con il Parco – afferma il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – si deve tradurre in un’azione efficace e sinergica che va nella direzione della tutela e della promozione nel rispetto della specifica identità del patrimonio culturale ed archeologico».

«L’esposizione è il romanzo sentimentale della Sicilia e del Mediterraneo– afferma Roberta Scorranese, co-curatrice della mostra – che va oltre la geografia per raccontare delle storie. Abbiamo scelto le storie di alcuni cartografi che tra il Medioevo e l’Età moderna hanno dato forma e coordinate alle città dell’isola». Le mappe storiche della Sicilia escono dalla biblioteca per incontrare il grande pubblico. «Dalla ricchezza delle sue collezioni storiche la Biblioteca regionale di Messina offre – spiega Maria Teresa Rodriquez, dirigente responsabile della biblioteca e co-curatrice dalla mostra – una consultazione delle carte e degli atlanti diversa da quella tradizione, più museale, assolvendo ai suoi compiti di promozione della cultura e valorizzazione del proprio patrimonio bibliografico».

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