Per la prima volta in Sicilia, questa esilarante commedia viene presentata da maggio in diversi teatri raccogliendo consensi sia di critica che di pubblico
Don “Gennaro Belvedere testimone cieco“, i soddi fannu veniri a vista a l’obbi, è uno spettacolo brillante in 2 Atti di Gaetano ed Olimpo Di Maio (1985) messo in scena dalla Compagnia Teatrale S. Tommaso D’ Aquino. Per la prima volta in Sicilia, questa esilarante commedia impazza da maggio incassando consensi di critica e di pubblico. Ha iniziato con un Sold Out dal Teatro Ancelle Riparatrici (di Dazio), passando per la provincia, col tutto esaurito il 21 e 22 ottobre al Teatro Savio ed apoteosi il 12 Novembre al Teatro Vittorio Emanuele. Questa commedia sarà replicata per l’ottava volta a Messina, lì da dove era partita, sabato 16 Dicembre alle ore 17: 30 al Nuovo Teatro Ancelle Riparatrici, di Dazio, Viale R. Elena – Messina. Il 14 gennaio sarà di scena a Barcellona, al Teatro Currò, in una rassegna importante per l’isola e quindi, dopo, proseguirà verso il nord……….
Maurizio Tortorella, interpreta la parte di Gennaro Belvedere mentre gli altri interpreti sono: Daniela Di Pietro, Natale Restuccia, Marilena Currò, Maria Teresa Parisi, Francesco Fiumanò, Enzo Milo, Lilla Lanza, Pippo Tortorella, Angelo Tortorella, Roberta Quartarone, Salvatore De Salvo, Graziella Cimellaro, Mario Tortorella. Assistenti di scena: Massimo Castorina, Pippo Ruggeri, Roberto D’Angelo e Orazio Bucalo. Responsabile di palco: Gianluca Di Pietro. Luci e audio: Dario Parisi e Mirko Grillo. Ha collaborato alla scenografia, Giacomo Lattene e la Direzione Artistica, è di Puccio La Fauci.
La compagnia San Tommaso D’Aquino, con un cast davvero da attenzionare, con le tante commedie messe in atto e presentate, ha partecipato alla rassegna teatrale regionale “Premio Ulisse per il teatro 2014” con la commedia “Il morto sta bene in salute”. Tornando a “Gennaro Belvedere testimone cieco”, l’autore, Gaetano Di Maio, studioso di filosofia e di letteratura, esordì nel 1948 con Core ‘e zingara. Figlio d’arte di Oscar Di Maio e dell’attrice Margherita Parodi, Gaetano si trovò, giovanissimo, a dover sostituire il padre venuto a mancare prematuramente.
Nel 1962 la sua commedia Avendo potendo pagando fu interpretata da Nino Taranto e negli anni successivi, sempre per lui, Di Maio scrisse la serie televisiva Michele Settespiriti, prodotta dalla RAI. Fra i titoli: Mpriesteme a mugliereta, È asciuto pazzo ‘o parrucchiano, che traeva origine dal precedente lavoro Nu paese mmieze ‘e guaie, Madama Quatte solde, Arezzo 29 in tre minuti (o Arezzo 29, in breve), Il morto sta bene in salute e Ce penza mammà.
Le sue opere sono state interpretate, fra gli altri, da Ugo D’Alessio, Luisa Conte, Pietro De Vico, Gennarino Palumbo, Rosalia Maggio, Enzo Cannavale, Giacomo Rizzo, Marina Confalone, Antonio Merone e, a Parigi, da Jacques Fabri.