Firenze. Importante riconoscimento alla siracusana Licia Oddo per l’attività di critica d’arte

La presentazione di Artisti ‘20 – Annuario Internazionale d’Arte Contemporanea, pubblicato da Art Now, che si è tenuta sabato 26 settembre nella cornice di palazzo Panciatichi-Ximenes a Firenze, ha consacrato nel Gotha della critica d’arte italiana la studiosa siracusana Licia Oddo.

Licia Oddo e Vittorio SgarbiStorica e critica d’arte, docente di storia dell’arte, saggista, consulente editoriale e segnalatrice per prestigiosi cataloghi e annuari d’arte contemporanea, Licia Oddo ha studiato (da oltre dieci anni) un’artista famoso ed apprezzato come Quirino De Ieso (1926-2006), già da tempo sulla scena artistica nazionale e internazionale. A lui, non a caso, l’Annuario Internazionale d’Arte Contemporanea ha dedicato quest’anno la propria prestigiosa copertina.
L’importante riconoscimento della copertina è solo l’ultima tappa in ordine di tempo di un paziente lavoro di studio e valorizzazione avviato da Licia Oddo cinque anni fa e portato avanti, prima, attraverso un’accurata ricognizione biografica, archivistica e artistica sul maestro campano (ma siciliano di adozione); poi con l’allestimento e la curatela di importanti mostre; infine, con la pubblicazione di una monografia intitolata Quirino De Ieso: il maestro del retinato, scritta a quattro mani con Jorge Facio Lince e pubblicata dalla Editoriale Giorgio Mondadori. Una monografia accolta nella biblioteca dell’Università di Harvard e in altre importanti istituzioni accademiche.
De Ieso, infatti è conosciuto anche come inventore e interprete del “retinato”, tecnica ottenuta intingendo un pennino nell’inchiostro e creando con abilità e pazienza un ordito unico, intrigante e suggestivo. Licia Oddo nel suo lavoro ha riportato all’attenzione di critici e storici dell’arte, sia italiani che stranieri, la qualità dell’opera pittorica di un artista decisamente importante, che ancor oggi, come ha ricordato la Oddo nel corso del suo applaudito intervento, i critici considerano “geniale”.
L’opera del pittore campano viene annoverata tra quella degli ultimi grandi maestri del Simbolismo tardo novecentesco.
In occasione della presentazione di Firenze, critici d’arte come Angelo Crespi, Edoardo Sylos Labini e Vittorio Sgarbi hanno avuto parole di elogio per l’eccellente lavoro compiuto da Licia Oddo.
Non solo a proposito della trattazione sul maestro De Ieso, ma anche per la costante attività di segnalazione critica e di scouting di artisti vari. In particolare, Sgarbi ha espresso apprezzamento per l’operato della studiosa siracusana che, in questi anni, è riuscita a segnalare, valorizzare e far conoscere numerosi artisti siciliani (e non solo). Spesso, infatti, pittori pur capaci e meritevoli ma provenienti da realtà di provincia fanno fatica a trovare spazio sulla scena nazionale, nelle sedi espositive più rinomate e nei grandi eventi d’arte.
Licia Oddo, grazie alla sua meritoria attività, ha scoperto e promosso l’opera di decine di artisti, invitandoli a esporre in sedi di assoluto rilievo culturale, come Mantova Expo 2019 o la recente biennale dei Normanni a Monreale.

opera di copertina - artisti 2020 - mondadori (Copia)Sul maestro Quirino De Ieso
Negli ultimi anni si sono occupati del maestro Quirino De Ieso anche personaggi dello spessore di Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Paolo Levi, Giovanni Faccenda, Sandro Serradifalco, Ariel S.Levi di Gualdo, Jorge Facio Lince e la brava e preparata critica Licia Oddo, che cura e studia il grande maestro del Novecento da oltre 10 anni, per quanto riguarda la parte della critica.
Il nipote omonimo, Quirino De Ieso Jr, suo grande estimatore, da sempre ha finanziato l’opera di promozione e tutela della figura del di lui nonno in maniera totalitaria dopo la morte dello stesso.

Pittore, scultore, disegnatore, incisore, critico e artista nel senso più ampio del termine, Quirino De Ieso nasce a San Giorgio La Molara (Benevento) il 21 agosto del 1926 da una famiglia di proprietari terrieri dimorante in campagna.
Il nome Quirino, dal latino 
Quirinus (divinità di origine romana di primaria importanza), fu scelto dal padre che coltivava un profondo e vivo interesse per la storia romana e dal cui significato si evince, tra gli altri, un riferimento alla divinità agraria tanto da potere immaginare che la nascita dell’artista fu intesa quale buon auspicio per la prosperità della loro vita agreste.
Tra le tante cose ci lascia una collezione costituita da bellissimi disegni a matita dai temi quanto mai diversi, alcuni tali da essere considerati come veri progetti di carattere tecnico, corredati da scrupolosi calcoli, come l’uomo volante, il telescopio, amante ed appassionato di astronomia qual era (faceva parte del Gruppo Astrofili di Noto). Forza espressiva negli appunti per una nuova Teoria dell’Amore e purezza che caratterizza i lavori sull’Eruzione dell’Etna. 

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