Festa della Donna per le detenute di Piazza Lanza a Catania

CATANIA – Piazza Lanza: 8 Marzo ore 9.30. Il Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – Direzione C.C. – Area Trattamentale promuove l’evento in occasione della Festa della Donna presso il reparto femminile “Etna”

Sabato 08.03.20144, dalle 9.30, avrà luogo per le detenute della Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, in occasione della celebrazione della Festa della Donna, un evento ormai tradizionalmente atteso non solo dalle donne recluse, ma, anche dal Direttore, dott.ssa Elisabetta Zito, e da tutti gli operatori del trattamento, Educatori e Polizia Penitenziaria.

È in queste occasioni, in un contesto malinconico ma pulsante, che si vuole, insieme, smorzare l’afflittività della condizione cercando di conferire significatività e simbolismo produttivo alla ricorrenza, giacché – ormai assodato – è dalla positiva canalizzazione della sofferenza che si ottengono i migliori risultati di revisione e cambiamento.

Anche per il 2014, dopo 7 edizioni ininterrotte, si è riusciti a promuovere un momento di riflessione sulla complessiva condizione femminile del nostro tempo, ma anche di discussione e di scambio sulle attuali condizioni individuali e sulle storie di vita d’ognuna delle donne recluse, non dimenticando le loro personali implicazioni filiali e materne.

La Festa prevede uno spettacolo di recitazione poetica e di lettura narrativa di aforismi e brani pertinenti. Tutto ruoterà attorno alla presenza di una scrittrice catanese, sign. Emma La Spina, fortemente voluta per una testimonianza sulla propria storia personale, simile ed affine al vissuto di tante storie di donne oggi detenute.

La signora La Spina, già autrice di 2 romanzi (Ed. Piemme Bestseller) – “Il suono di mille silenzi” e “Mille volte Niente”, prendendo spunto da un personale trascorso di istituzionalizzazione giovanile, oggi vissuto con orgoglio e fierezza, racconterà della vita quotidiana di alcune istituzioni assistenziali per l’infanzia nella Catania degli anni ’60, la loro separatezza dalla vita reale, l’inadeguatezza pedagogica, i retaggi educativi e psicologici che riuscivano ad infliggere, verosimilmente all’origine di tanti sfortunati esiti sociali e di complesse dinamiche ovi si manifesta la disarmonia familiare, la dis-educazione, la fragilità della condizione femminile, la violenza di genere.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista, dott.ssa Grazia Calanna. Il prevedibile, denso, clima emotivo sarà stemperato dall’esecuzione di brani per violino da parte delle Sig.re Esposito Faraone Teresa e Spina Cristina, da una recita semiseria delle detenute iscritte alla scuola media, e, infine, dalla cerimonia di consegna dei manoscritti con dedica della scrittrice destinati alla biblioteca e per quella del reparto femminile.

A conclusione, al termine di un piccolo rinfresco il ringraziamento del Direttore, e l’augurio di tutti per gradevoli e costruttive future occasioni.

 

 

 

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