Le azzurre di coach Capobianco cadono contro la Lettonia per 68-67 e abbandonano il sogno mondiale. Partita molto combattuta, ma una decisione arbitrale molto discutibile influisce non poco sul risultato finale.
Una sconfitta bruciante, arrivata nel modo peggiore possibile. L’Italia di coach Capobianco cade contro la Lettonia per 68-67 ed abbandona il sogno di qualificarsi ai mondiali. Una partita molto combattuta, intensa, che vede le azzurre partire molto bene, andare in vantaggio quasi in doppia cifra grazie ad una splendida prestazione di Cecilia Zandalasini, top scorer della sfida con 25 punti messi a referto, conditi da ben 12 rimbalzi. A fare male alla nostra Nazionale è la Putnina, che chiuderà a quota 15 punti, ma che nel secondo tempo si erge a trascinatrice e tiene a galla la Lettonia.
Nel finale la chiamata incriminata: l’italia ha ancora un fallo da spendere, la Zandalasini decide di commetterlo cercando di anticipare la diretta avversaria, ma la terna arbitrale sanziona l’intervento con un incredibile, quanto fuori luogo e assurdo, fallo antisportivo, che regala due tiri liberi ed il possesso alle lettoni. I grigi titoli di coda sono prevedibili, la Masciadri prova la fortuna da tre, ma fallisce. Per l’Italia niente mondiali, ma tantissimo rammarico per una chiamata arbitrale che rimarrà nell’immaginario collettivo ancora per molto tempo, in senso ovviamente negativo.
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