EtnainBlues 2013 pronti per lo start al Trinità Manenti di Mascalucia

Grandi nomi del panorama blues internazionale e band emergenti insieme per dare vita all’edizione 2013 del Festival Etna in Blues, di scena al Parco Trinità Manenti di Mascalucia (CT) il 25/26/27 luglio. 

Tre serate all’insegna della migliore musica del “diavolo” organizzate dall’Associazione in Blues, presieduta da Rita D’Antoni e dal direttore artistico Corrado Zappalà.

James Thompson con gli Harlem Blues Band, Eugene Hideaway Bridges e Roland Tchakounte saranno gli ospiti d’onore. Presenta il giornalista musicale torinese Marco Basso di RadioRai e collaboratore di Globus Magazine.

Spetterà alle band selezionate durante le tappe del concorso “On the road” scaldare il pubblico in attesa dei mostri sacri del blues e non solo. A superare il giudizio della giuria sono stati i palermitani Rag ion hell e Homework, gli Hideaway provenienti da Messina, gli etnei Giorgio Carbone & the Preachers insieme ai reggini Walking Trees.

James Thompson nasce a Cliveland (Ohio) suona con i Platters, gli Olympics (un altro gruppo degli anni cinquanta) e Edwin Starr. Nel 1983 arriva in Italia dove suona ed incide con alcuni grandi artisti e musicisti come Zucchero, Paolo Conte, gli Stadio, Spagna, i Jestofunk, Mingardi, i Timoria e Tommy Vee, per citarne alcuni.

Eugene Hideaway Bridges è un musicista nomade. La sua casa è ovunque lo porti la prossima esibizione. Nato nel 1963, Eugene è il quarto di cinque fratelli ed è figlio del chitarrista blues Hideaway Slim. Sua madre è nata a Bullock (la stessa famiglia di Anna MaeBullock, meglio conosciuta come Tina Turner). Eugene afferma di aver ereditato le abilità con la chitarra dal padre e la voce dalla madre. Nel volgere di pochi anni si è costruito una solida reputazione che gli ha permesso di essere invitato ai maggiori festival in USA, Europa, Singapore, Nuova Zelanda e Australia. La critica internazionale lo ha incoronato come l’unico grande erede di B.B.King, e chi ha avuto la possibilità di assistere ad uno dei suoi concerti sa perché.

Roland Tchakounte, quattro album, 13 anni di esperienza, centinaia di concerti (USA, Canada, Vietnam, Singapore, Africa, Indonesia, Francia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Lituania, Italia e Spagna) nonché uno delle più importanti personalità delle scene blues africane contemporanee. Nato in Africa è un’artista delle anime erranti, la cui caratteristica è di saper superare le imposizioni e le regole musicali creando un mix perfetto tra il blues del Mississippi e i profondi testi africani, il tutto abbellito dalle harmonie bamilèkè, la sua lingua nativa.

Il progetto Etna in Blues è anche altro ancora.

All’interno delle 3 serate è stato allestito uno spazio interamente dedicato al Blues in Sicily. Grazie ad una ricerca condotta da Marco Corrao saranno illustrate le affinità del genere musicale nato sulle rive del Mississippi ed il canto di minatori e contadini della nostra terra. A rievocare gli antichi canti l’aedo Alfio Patti. Come nelle precedenti edizioni anche un’area espositiva artigianale. Biglietti già in prevendita nel circuito box office.

Anche quest’anno la scelta dell’Associazione in Blues è stata di attuare una politica molto popolare dei prezzi “perché la cultura sia fruibile a tutti“.

Insomma tutto pronto per bissare il successo della scorsa edizione che ha registrato oltre 3 mila presenze consacrando Mascalucia capitale del blues.

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