Entusiasmo e orgoglio per la presentazione della 31° stagione al Teatro Stabile di Mascalucia

Due sono le emozioni che, con naturalezza, trasmettono i “ragazzi” del Teatro Stabile di Mascalucia, entusiasmo e orgoglio ed è proprio questo che ha contraddistinto, venerdì scorso, la presentazione della 31° stagione del teatro.

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MASCALUCIA- Due sono le emozioni che, con naturalezza, trasmettono i “ragazzi” del Teatro Stabile di Mascalucia, entusiasmo e orgoglio ed è proprio questo che ha contraddistinto, venerdì scorso, la presentazione della 31° stagione del teatro. “Abbiamo fatto trenta non potevamo non fare trentuno”, ha iniziato così, con tono ironico e familiare Rita Re, figlia del compianto Mario il quale fondò la compagnia del Teatro Stabile nel 1988 e, che oggi dirige con la stessa determinazione del padre. Tanta gente molto attenta nella spaziosa sala dell’auditorium di Mascalucia, durante l’esposizione del ricco cartellone, il tutto è stato impreziosito dalle esibizioni al piano del M° Giuseppe Palmeri e le letture di Andrea Zappalà e Andrea Luca.

Un viaggio artistico tra il tradizionale e il contemporaneo con un linguaggio immediato e diretto, che ha come obiettivo quello di soddisfare le esigenze di un pubblico diverso, che non vuole rinunciare ai classici ma guarda agli autori contemporanei con estrema attenzione. Ecco, perché si parte con il monologo “Novecento” dello scrittore Alessandro Baricco, che il 12,13 e 19 ottobre inaugurerà la stagione, per continuare con “Il coro di Babele” opera del promettente mascaluciese Claudio Zappalà, formatosi alla scuola di Emma Dante ed oggi suo assistente. Ma non mancheranno anche intramontabili classici come “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare o “Storia di una capinera” di Verga e spettacoli di tradizione come “L’arte di Giufà” di Martoglio.

Presenti all’incontro, coordinato dalla giornalista Elisa Guccione, il sindaco di Mascalucia Vincenzo Magra, il vicesindaco ed assessore al turismo e allo spettacolo Raffaele Gibilisco, il presidente del Teatro Stabile di Mascalucia Alfio Nicolosi e il Maestro puparo Fiorenzo Napoli portavoce della Marionettistica della famiglia Napoli,

Otto gli spettacoli in programma, quattro prodotti dal Teatro Stabile di Mascalucia: “Novecento” pièce d’apertura; “Il cappello di carta” di Gianni Clementi in scena il 7, 8 e 15 dicembre; “L’arte di Giufà” di Nino Martoglio il 14, 15 e 22 marzo; “Sogno di una notte di mezz’estate” di William Shakespeare”e 24 maggio il 16, 17. Spettacoli ospiti: “Natale in Famiglia” di Rosario Madaudo per una produzione Teatro Stabile di Acireale il 16 e 17 novembre; “Il malato immaginario” di Molière messo in scena da la Compagnia Le tre fontane di Presa l’11, 12 e 19 gennaio; “Storia di una Capinera” di Giovanni Verga della Compagnia Buio in Sala il 15 e 16 febbraio; “La signora mezza lira” di Carlo Mangiù per la Compagnia Amici del teatro di Nicolosi il 4, 5 e 19 aprile. Tre i fuori abbonamento: “Come Orlando acquistò le armi” della Marionettistica dei Fratelli Napoli il 28 e 29 dicembre; “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand del Teatro Stabile di Mascalucia riproposto a grande richiesta dopo il successo del precedente debutto in scena il 26 gennaio; “Il coro di Babele” di Claudio Zappalà l’1 marzo.

“La stagione 2019/20 dichiara Rita Re – prosegue il cammino tracciato durante questi lunghi e proficui trent’anni, con la capacità di rinnovarsi senza tradire la nostra storia e il nostro passato con la certezza e la voglia di spendersi per la cultura per costruire insieme a tutti gli eccellenti artisti che hanno collaborato e collaborano, come Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, un teatro ben fatto che vuole raccontare storie sempre diverse ed interessanti”.

Ad arricchire la presentazione una breve esibizione dell’Opera dei Pupi con un dialogo tra il paladino “Orlando” innamorato della bella “Angelica” e la maschera popolare di “Peppininu” in una scena arricchita dall’esposizione dei costumi creati da Cettina Poma e Graziella Villardita per gli spettacoli più importanti del Teatro Stabile di Mascalucia vincitore per ben due anni consecutivi al premio nazionale Maschera d’oro e Faber Teatro di Vicenza.

 

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