Enrico Stinchelli, regista di fama mondiale e direttore artistico al teatro d’oro di Taormina

Dopo il successo de La Bohème, il regista decollerà con Taormina Opera Stars, per rilanciare la lirica in una lingua che intendiamo e parliamo tutti.

Enrico Stinchelli, artista e regista teatrale, autore è il simbolo della lirica italiana e conduttore storico de “La Barcaccia” dal 1998 svolge attività nel campo della regia operistica, lavorando in tutti i palcoscenici eccezionali con pubblico sempre numeroso e festoso e salutato da continui applausi. Le sue realizzazioni artistiche sono apprezzate per la fantasia e l’impegno tecnologico al servizio della grande tradizione, ma sempre con idee originali e di grande impatto sul pubblico.

Possiede l’equilibrio dell’ensemble creando l’omogeneità dei cast di alto livello, quest’anno lo vedremo direttore artistico del Taormina Opera Stars, dal rock alla classica con la rappresentazione di opere importanti: Nabucco, L’Italia incanta, La traviata, The rite of rock, Aida, tra eroine verdiane in una linea belcantistica non soltanto drammatica. Last but not least, il maestro Stinchelli sta creando un Nabucco brillante, vivido, con musica frizzante per rilanciare Taormina e riaccordarci con la musica, congiungendo il rigore formale con il massimo di emotività, affrontando da diverse prospettive la costruzione dell’identità musicale per un dialogo tra individui e culture differenti affrontando il bello e il vero, verità e bellezza.

Quattro chiacchiere con Enrico Stinchelli: La meravigliosa Bohème, sul podio Alberto Veronesi e la sua regia, hanno portato una ventata di freschezza ottenendo un grande successo. Come ha voluto svecchiare e rinnovare gli allestimenti?

È stata una bellissima opportunità, nata di corsa ma a volte le corse portano anche a vincere. Quando sono arrivato erano già predisposti dei costumi vecchia maniera, che infagottavano solisti e professori del Coro. Quando ho visto due belle ragazze come Donata D’Annunzio Lombardi (Mimì) e Bing Bing (Musetta) conciate come fossero Nonna Abelarda e la Kidman in The Others… ho detto… via tutto. Facciamo una Bohème 2015, ambientata in una periferia parigina, con i vostri abiti, le vostre scarpe e via così. Quando Musetta è uscita in minigonna mozzafiato si è udito un mormorìo del pubblico e ho notato una notevole attenzione da parte di tutti, allora ho capito che avevamo vinto la partita, infatti è stato un successone. La Bohème si presta moltissimo a una de-contestualizzazione, si parla d’amore, di miseria, di arrivismo, di drammi sociali….è una delle opere più attuali che esistano.

È l’estate, la stagione degli anfiteatri che si popolano di turisti, arrostiti dalle giornate passate in spiaggia, cosa regalerà e come li coccolerà con il progetto che sta realizzando a Taormina?

Il Taormina Opera Stars  è alla  sua  prima  edizione. L’idea  centrale  è  quella  di  coinvolgere  per la  formazione dei  cast  i giovani talenti vocali  provenienti da ogni  parte del  mondo.  Abbiamo organizzato  in tutta  Italia  audizioni  e attraverso  l’invìo  di materiale  audio/video  (cd  e  dvd) in tutto il mondo, coinvolgendo centinaia  di   giovani interpreti. Dopo  la prima, rigida  selezione abbiamo  organizzato uno stage presso Taormina  in aprile, in cui i 90 ragazzi selezionati hanno potuto  lavorare su tecnica  vocale, arte scenica, ginnastica  posturale, danza  e  ogni sera, dopo le  lezioni, esibirsi in concerto, a  rotazione. Da  questo  lungo  lavoro selettivo  sono  nati i cast  delle  opere  in cartellone,  che assemblano  una  schiera  di bellissime  vocalità  e  altrettanto interessanti  presenze  sceniche. Attorno al  cast  dei ragazzi  abbiamo inserito alcuni  “big” ,che saranno il motore delle  opere. Nabucco, ad  esempio,  è  il baritono  Alberto Gazale, uno de massimi interpreti attuali,  già  interprete  più  volte richiesto da Muti alla  Scala e  nei  più  grandi  teatri del  mondo, che  con la  sua esperienza  potrà indicare  alle  nuove  leve  il cammino da  percorrere.  Nei  ruoli di  Zaccaria  e  Ramfis, che sono particolarmente  complessi, abbiamo  il basso Ernesto Morillo, giovane  ma  già  affermatosi  come  uno dei  migliori cantanti-attori  in attività. Nel  ruolo di  Giorgio Gérmont abbiamo il baritono Piero Terranova, diplomatosi all’Accademia  della  Scala, anche  lui  giovane  ma  impegnato   sui palcoscenici  più  importanti, e  così  Amonasro  in Aida è il baritono Mauro Buda, che ha  al  suo attivo una brillante carriera  internazionale in virtù dei  poderosi  mezzi vocali. Accanto a  loro  alcune  voci
straordinarie, selezionate attraverso  le  audizioni, ne  segnalo  alcune:  il soprano Rebeka Lokar, un soprano drammatico di agilità  di altissima levatura  (canterà  Abigaille  in
Nabucco), il soprano  Francesca Tiburzi (15  agosto, Nona Sinfonia  di  Beethoven), il  soprano Eva Corbetta che, con i soprani Carolina Varela, Tea Purtseladze e Natasha Dikanovich, canteranno il 18 agosto  La  Traviata  di  Verdi, in una  nuovissima  edizione, per la  prima  volta  nella  storia  con  4  soprani, una  per  atto. Poi avremo The Rite  of  Rock il 19 agosto  con il grande Sollima al  violoncello accompagnato da  alcuni prestigiosi  partners, tra  cui Giuseppe Gullotta al pianoforte e, il 20 agosto,  Aida di Verdi, con un magnifico cast  composto  da  Alessandra  Capici  (Aida), Roberto Di Candido (Radames), Mirella Leone  (Amneris), Ernesto Morillo  (Ramfis), sul podio  Eddy De  Nadai.

 
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