Eleonora Bordonaro e Mario Incudine in “Cu nesci arrinesci” …a Londra

  I due artisti siciliani si esibiscono, all’interno del Festival “Suona Italiano”, a Londra presso l’Istituto Italiano di Cultura. 

Eleonora Bordonaro e Mario Incudine si esibiscono, oggi, all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, all’interno del Festival “Suona Italiano”, un progetto di diffusione e promozione della musica italiana nel mondo creato dalla Fondazione Musica per Roma. Una tappa importante per due voci che continuano a mietere consensi, una partecipazione di prestigio all’interno di un festival che annovera tra gli altri nomi come Nicola Piovani, Paolo Fresu, Danilo Rea e Antonio Pappano.

Un incontro fortunato quello tra i due artisti siciliani, nato in seno all’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e poi sviluppatosi tra ricerca comune e creatività individuale. I due artisti, considerati tra i più rappresentavi della nuova scena musicale siciliana, condividono la passione per la tradizione e l’incessante necessità di reinventare una modalità musicale in modo proprio e originale.
Due voci potenti e dolci, piene di storia e sapori di una terra antica, raccontano di donne forti, ribelli e devote e di uomini coraggiosi e teneri.
I canti di questua, di lavoro, d’amore, canti religiosi, arrangiati con originalità da Incudine, assumono un colore inaspettato, mantenendo una verace emotività nella tecnica vocale e una fedeltà alle melodie tradizionali. Spaziando da Buttitta a Modugno, Incudine canterà grandi classici come “U pisci spata” o “Cavaddu ciecu di la minera”, “Brucia la terra” di Kaballà (colonna sonora de Il Padrino parte terza), e poi “U trenu di lu suli” per raccontare la strage di Marcinelle del 1958, fino alla sua “Salina” per parlare della migrazione di oggi.

La voce di Eleonora Bordonaro omaggerà l’indimenticata Rosa Balistreri, con la rivisitazione di brani storici come “Rosa canta e cunta”, “Cu ti lu dissi”, la divertentissima “A pinnula” e insieme con Incudine darà vita a storie e “cunti” d’amore, battaglie di una Sicilia che ancora oggi è culla di poesia e terra d’accoglienza.

Un privilegio – spiega Mario Incudinepoter essere un biglietto da visita della musica italiana in un contesto cosi importante, ma anche una bella responsabilità che ci impone di dare il massimo. La nostra presenza a Londra significa che la musica dei dialetti è una parte importante della musica italiana”.
Canteremo in siciliano – aggiunge Eleonora Bordonaro –  di donne che hanno lottato, di uomini che hanno sognato e di poeti che non hanno smesso mai di dare voce agli ultimi, a uomini e donne che con la loro vita hanno cambiato il mondo”.


Eleonora Bordonaro

Interprete siciliana, si occupa di musica popolare e jazz collaborando con alcune delle formazioni più interessanti del panorama italiano, come l’Orchestra popolare italiana diretta da Ambrogio Sparagna e la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco.
Dopo aver sperimentato le molteplici possibilità espressive della voce, attualmente si interessa alla ricerca e riproposizione di canti siciliani di tradizione orale, dalla poesia popolare a quella dei cantastorie, dal repertorio contadino a quello sacro, con particolare attenzione ai temi che raccontano il mondo femminile.
Si è esibita a Umbria Jazz, Fiesta Des Suds di Marsiglia, Auditorium Parco della Musica di Roma, Les Trois Baudets di Parigi, Teatro Franco Parenti di Milano, Palais des Festivals di Cannes, Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, Messapia Jazz Festival, Festival Mundus, Teatro Nuovo Montevergini di Palermo, Catania Folk Festival, Brass Jazz Club di Catania e in tour in Russia, Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Iraq e Yemen. Recentemente alcuni suoi concerti sono stati trasmessi da Rai Radio3, Rai International, Al Jazeera International, Iraqi Media Network, TV2000 e Radio Popolare.
Dalla vocalità duttile ed intensa, canta in italiano, siciliano, portoghese, inglese, spagnolo e gallo-italico.

 

Mario Incudine
Cantante, attore, ricercatore, musicista e autore di colonne sonore, collabora fattivamente con Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Peppe Servillo, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo.
In qualità di cantante e musicista, fa parte stabilmente dell’Orchestra popolare italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma diretta dallo stesso Sparagna.
Andrea Camilleri lo vuole nel suo spettacolo “Cannibardo e la Sicilia” prodotto dal Teatro Stabile di Catania per la regia di Giuseppe Dipasquale con Massimo Ghini, che apre al Teatro Romano di Spoleto il prestigioso Festival dei Due Mondi.
Con più di cento concerti in un anno nei più prestigiosi festival del mondo, il suo ultimo album “Italia tàlìa” distribuito Universal, si è piazzato al secondo posto al Premio Tenco come miglior album in dialetto e e ha vinto il Premio Loano per la Musica tradizionale 2013. Incudine è inoltre docente di Musica e canto all’interno dell’Accademia d’arte drammatica “Umberto Spadaro” del Teatro Stabile di Catania.  

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