Intervista alla studiosa russa Elena Mysoskaya

Elena Mysoskaya, la studiosa russa che si è “innamorata” dell’isola del sole: la Sicilia!

Palermo Arabo-Normanna

“In tutti questi anni ho conosciuto, ed anche a volte intervistato, uomini e donne  che hanno scelto la mia terra per vivere e magari mettere “su” famiglia. Per me è un vanto potere dire che la Sicilia attira come le api sono attirate dai fiori. Una terra, la mia, bella ma piena di contraddizioni”

Elena Mysoskaya, è di origine russa, precisamente è nata a Saratov. Da anni ha scelto la bella Sicilia per vivere e lavorare. Cosa l’attrae in modo particolare della nostra terra?

“La mia attrazione per questa terra si è sviluppata col tempo. Quando sono arrivata qui per la prima volta, la Sicilia non era una meta turistica molto conosciuta dai russi, e sono venuta qui semplicemente per visitare degli amici, che si trovavano nei pressi di Catania. E, per la verità, quella volta non fu l’arte siciliana che mi colpì ma tutta l’atmosfera dell’isola in generale: l’Etna che dominava su tutta quella parte e donava un certo senso di potenza, un mare immenso  e sempre diverso, un sole che ancora a novembre regalava il suo calore… E poi la gente che mi sembrava come questa natura, solare e spensierata. Successivamente il destino mi ha fatto ritornare qui e, scoprendo sempre di più la storia, l’arte, le tradizioni, la cucina e tanto altro, l’attrazione si è trasformata in un forte sentimento per cui sono rimasta qui”

Lei Elena è una studiosa di icone. Ci vuole raccontare la storia di queste tradizioni ed espressioni artistiche proprie della sua terra, sono nate in Russia?

“Difficile rispondere a questa domanda nel formato di una breve intervista. In tanto ricordiamo che le icone non sono nate in Russia, dove il cristianesimo è arrivato dopo (nel 988 d.C.). Esse invece esistevano già da molto prima. Una tra le più antiche e famose icone è quella denominata “La Blachernitissa”, figuriamoci che la sua creazione è stata attribuita dalla legenda persino all’evangelista San Luca. E per capire quanto particolare e difficile sia la creazione di una icona vorrei chiedervi ora di immaginare (però non nel modo abituale ma nel modo vostro personale) il mondo celeste degli angeli, del Signore, dei cherubini, quel mondo invisibile dei sentimenti, della gioia, di serenità… E dopo aver immaginato pensate come si potrebbe disegnare tutto ciò che avete sentito? Cosi si capisce che le icone non sono nate per essere come i quadri abituali ma hanno un intento del tutto particolare: quello di aiutare , attraverso quel tipo di figure, le persone che si recavano in chiesa a staccarsi dai pensieri e dalle fatiche quotidiane per cercare di superare il negativo riempiendosi di emozioni e sentimenti più belli come la fiducia, l’amore, la serenità etc.., come ci insegna la religione cristiana. Cosi è chiaro che le icone non servivano per abbellire gli ambienti della chiesa e spesso gli erano attribuiti poteri magici”

La sua curiosità e voglia di conoscenza l’ha portata anche ad interessarsi e studiare cromoterapia come medicina alternativa. Ci potrebbe elencare quali sono i colori più intensi ed i loro significati reconditi in arte?

“L’idea di curarsi tramite i colori è molto affascinante, però l’efficacia della cromoterapia finora è stata contestata dalla comunità scientifica, anche se l’influenza del colore su di noi era conosciuta già nelle civiltà antiche come quelle degli egizi, dei cinesi e dei greci e ancora oggi viene usata nella psicologia del colore. Le energie che emana un certo colore e la risposta  del nostro corpo ad esso sono uguali per tutte le persone. Se immaginate un colore e provate a sentire ciò che vi suscita, voi stessi mi potreste dire qualche significato. Ad esempio il rosso: si percepisce subito una vivacità, azione, amore, passione. Però lo stesso rosso in eccesso si trasforma già in aggressività. Se prendiamo invece il bianco si percepisce la purezza, la saggezza, la presenza dell’energia divina, senza inizio e senza fine, il tutto e il nulla. Solo che stare negli ambienti tutti bianchi può provocare  problemi per la salute. Ancora un esempio: tante persone per rilassarsi si immergono nella natura dove prevale il verde o vanno al mare che ha il colore prevalente  blu e  azzurro. Ed è giusto, perché il verde trasmette armonia, prosperità, simboleggia pace e quiete ed il blu da la fiducia, sicurezza, spiritualità, ed è considerato anche come il simbolo della nascita del mondo”

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I pittori, a volte anche guidati dal loro inconscio, utilizzano dei precisi colori e non altri per inviare “messaggi” sia subliminali che palesi a chi ammira le loro opere?

“Secondo il mio parere personale, se il pittore, quando realizza un quadro, pensa che cosa e come sia giusto dipingere, realizzerà magari un lavoro tecnicamente corretto ma privo delle emozioni personali, privo di ciò che lo farà distinguere dagli altri. Come abbiamo visto, i colori hanno un linguaggio universale e se un artista li utilizzerà nella maniera intuitiva, seguendo le proprie emozioni e sentimenti, lo spettatore sicuramente percepirà ciò che lui voleva dire. Solo attraverso la spontaneità e la libertà totale di espressione l’artista può creare i capolavori capaci di emozionarci nei secoli.”

Che progetti di lavoro ha in cantiere e dove potremmo seguire le sue lezioni?

“I progetti sono diversi. Intanto spero  di riprendere non appena sarà possibile lo spettacolo che si svolge all’oratorio di San Lorenzo e, attraverso una narrazione accompagnata da musiche suggestive svela tante storie ed intrighi del luogo. Presto dovrebbe anche essere realizzata una rappresentazione sulla chiesa di San Matteo al Cassaro. Questi eventi saranno annunciati tramite i social network e Balarm. Nel frattempo vi invito a seguire il mio profilo e pagina Facebook (si chiamano “Sicily Elena” entrambi) dove per incuriosirvi racconto un po’ della Russia, pubblico le mie osservazioni dal  punto di vista di uno straniero  su Palermo e dintorni, presento le mie foto o minifilmati dei luoghi ed eventi interessanti. Talvolta per farvi conoscere meglio la cultura Russa pubblico anche alcune mie traduzioni di poesie russe poco conosciute e particolari. Anche su Istagram nel mio profilo “sicilyelena” condivido con voi i momenti attraenti o curiosi che mi capita di vivere”.

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