E’ boom per la sigaretta elettronica

Cresce il business della e-cig. Entro l’anno  un milione di fumatori
abbandonerà le sigarette tradizionali

Crescono gli ‘svapatori’ cioè i fumatori di sigarette elettroniche (e-cig).
Secondo i produttori ci sarà un aumento degli attuali 400.000 a 1 milione entro fine 2013. Con un mercato che passerebbe dagli attuali 200 milioni fino a circa 500 milioni di euro.

Ma non è che l’inizio della ‘guerra alle bionde‘: in Italia, infatti, i fumatori tradizionali sono 12 milioni. Ancora si discute però dei pericoli per la salute e della regolamentazione. Naturalmente, i produttori delle e-cig credono nella potenzialità del fumo elettronico e nella ridotta nocività rispetto le tradizionali ‘bionde’.

 

Anche negli altrri Paesi il fenomeno è in netta espansione, infatti, in Germania gli svapatori sonop già 2 milioni , in Grecia, nonostante la crisi 400.000 e negli Usa si stima che a fine 2013 il giro d’affari legato alle e-cig raggiunga 1 miliardo di dollari.

Ma fa male ‘svapare‘?  Ha risposto, il presidente dell’associazione di categoria ANaFe titolare della FlavourArt, (che produce le essenze), Massimiliano Mancini, ”Sicuramente  si richiedono altre valutazioni, ma la crescente bibliografia scientifica mondiale e l’entusiasmo degli svapatori globali sta confermando che siamo sulla buona strada nell’ottica e negli obbiettivi sanitari del ‘Tobacco harm reduction”’.
In particolare le ‘e-cig’ non servono per smettere di fumare, ma per fumare in maniera diversa. Ma – sostiene ancora Mancini – “la nicotina usata nei liquidi dei produttori più seri, è della qualità migliore, ovvero altamente raffinata, ove le componenti native e nocive del tabacco (nitrosammine) sono rimosse dai processi di purificazione”.

Insomma la guerra alle bionde tradizionali è aperta, ma urge una regolamentazione.

a Cognita Design production
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