DONNE E IMMUNOTERAPIA, i tumori della sfera femminile tra il presente della chemioterapia e delle terapie target al futuro

Rinviato per l’emergenza maltempo che ha colpito Catania nel mese di ottobre, si svolgerà nella sala meeting del Giardino di Olea a Sant’Agata Li Battiati,  martedì 16 novembre il corso denominato “Donne e Immunoterapia” con la direzione della dott.ssa Giuseppe Scandurra. 

Si chiama immunoterapia ed è una delle ultime scoperte nella battaglia contro il cancro. E’ un metodo rivoluzionario che combatte il tumore come fosse un’infezione e, quindi, si istruisce il sistema immunitario del paziente a riconoscere le cellule tumorali e ad annientarle. Senza timore è possibile affermare come l’immunoterapia abbiamo cambiato radicalmente il volto dell’oncologia negli ultimi anni. I risultati sono positivi e, in molti casi, insperati, se è vero che si è riuscito a combattere anche patologie neoplastiche particolarmente aggressive. Sarà questo l’argomento principale dei lavori di un corso “Donne e Immunoterapia”.

Anche in questo caso si tratta di un update fondamentale perché, nonostante queste terapie siano ormai a disposizione di tutti i centri oncologici, vanno comunque rafforzate le conoscenze che riguardano l’immunologia. Ma non solo: assume particolare importanza l’aggiornamento sull’utilizzo congiunto di immunoterapici e chemioterapici. In questo senso il dibattito medico sull’immunoterapia è aperto. I tumori della sfera femminile, infatti, sono stati fra le ultime patologie ad aver ottenuto il via libera al trattamento immunoterapico. E se da un lato ci sono patologie come il carcinoma della mammella triplo negativo che hanno sperimentato con successo l’immunoterapia, dall’altro lato ci sono ancora altre patologie, come per esempio il carcinoma dell’endometrio, della cervice uterina e dell’ovaio che rappresentano una sfida. Questo nonostante esistano delle evidenze che dimostrino come l’immunoterapia possa essere la strada giusta. 

Anche per questo è necessario l’aggiornamento ed è fondamentale il coinvolgimento in questo percorso di patologi, oncologi, chirurghi, e radiologi.

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