Daniele Gangemi e la profezia della “Blu Cobalto”

Quando pochi giorni fa l’ANSA ha battuto la notizia che il proprietario di una pizzeria d’asporto di Giussano (provincia di Monza) era stato arrestato per spaccio a causa di una certa polverina (che non era decisamente sale)  nascosta all’interno dei cartoni in cui viaggiavano le sue tanto apprezzate pizze, in molti sono tornati con la memoria al 2010. 

Il 18 giugno di quell’anno infatti usciva nelle sale italiane “Una notte blu cobalto”, opera prima del pluripremiato regista italiano Daniele Gangemi, dove la pizzeria d’asporto “Blu Cobalto”, portata avanti da un saggio filosofico proprietario catanese interpretato magistralmente da un Alessandro Haber in stato di grazia, vendeva assieme alle classiche pizze “qualcosa in più”.

La famosa “Blu Cobalto” così fa entrare oggi di diritto Gangemi in quella nicchia stretta di autori cinematografici che nel tempo si sono rivelati in qualche modo “profetici” e non solo visionari.

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Di quell’opera, che nella primavera dell’anno precedente aveva portato a casa il premio per la “Migliore Opera Prima” al 42° “WorldFest-Houston International Film Festival” (il più antico festival indipendente di cinema al mondo, che negli anni ha scoperto maestri come Steven Spielberg, George Lucas, Ang Lee, Ridley Scott, Robert Rodriguez, i Fratelli Coen, Spike Lee, Oliver Stone e David Lynch, assegnandogli il loro primo riconoscimento cinematografico), si ricorda ancora con piacere anche la meravigliosa colonna sonora originale composta ad hoc per Gangemi da uno straordinario Giuliano Sangiorgi ed eseguita poi dal cantautore salentino per l’occasione assieme ai Negramaro ed ai Solis String Quartet.

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