Da Gloriana Orlando un noir anomalo sul femminicidio presentato stasera al lido dei Ciclopi

LIDO DEI CICLOPI – ACICASTELLO (CT) – Gloriana Orlando presenta il suo libro, “E noi sull’illusione”

Un noir anomalo, “E noi sull’illusione“, il romanzo di Gloriana Orlando, è stato presentato questa sera al Lido dei Ciclopi di Acicastello.

Anna, una giovane scrittrice, viene trovata morta, e il suo diario è l’unico indizio in cui l’autrice sonda introspettivamente il suo mondo in un racconto fluido su vita morte e violenza. Esattamente il femminicidio.

“E noi sull’illusione” è comunque un palindromo  – si legge in entrambe le direzioni – come lo stesso diario della ragazza. Il libro, infatti, comincia il giorno della sua morte, e la narrazione cammina a ritroso.

Matilde Ruggeri, l’avvocato scrupoloso che nel romanzo deve sciogliere il nodo del mistero, leggerà il diario più volte in entrambi i versi, come succede durante le indagini, in cui i fatti e le testimonianze si analizzano dalla fine per poi andare indietro alla ricerca di indizi. In tutti gli omicidi, si sa, gli elementi fondamentali, si riscontrano quasi sempre alla fine.

La seconda parte è stata concepita come un’altra storia – spiega l’autrice- ‘Per depistare il lettore e fargli credere che ci sia una trama diversa con personaggi diversi. Diverso è infatti lo stile, molto più ironico e spensierato rispetto all’inizio e con un finale a sorpresa, perché il lettore scoprirà che è strettamente collegata con la prima parte’.

Le due vicende, infatti, si incastrano. Troveremo un poliziotto, un ispettore, un condannato e ci sarà pure un’altra morte: il tutto mescolato insieme.

L’ambientazione è siciliana, con le sue tradizioni, i suoi odori e sapori, le ricette della tradizione, le processioni di paese come quella del Santo patrono alla quale partecipa Anna, insieme ad un’amica, i vecchietti del paese che assistono alla tragedia di Shakespeare, “Amleto”.

Il lettore rivive così una sorta di degustazione olfattiva e visiva ambientata nella stagione più calda dell’anno in Sicilia.

Condivido la definizione della scrittrice e matematica Emilie Du Chatelet “Per essere felici dobbiamo essere sensibili alle illusioni, perché da esse traiamo la maggior parte dei nostri piaceri: è infelice colui che le perde”‘.

Così esordisce Isabella Altana, avvocato penalista che ha moderato l’incontro, nel presentare per la seconda volta il libro dell’autrice. ‘Ho avuto l’onore di presentare anche il penultimo libro della docente di Lettere al Galileo – “Facebook, ergo sum”.

Il romanzo – continua la Altanatratta il caso più grave di violenza di genere: il femminicidio. La realtà è sottolineata dalla stessa cronaca nera e dall’ISTAT: ci sono cento casi di femminicidio ogni anno in Italia, e il novanta per cento di essi è commesso da uomini che conoscevano le loro vittime. Gloriana – continua l’avvocato – ci regala un romanzo avvincente che la dice lunga sul cuore umano e che ha una funzione narrativa differente: il noir scritto sotto forma di diario. Nella seconda parte il lettore entrerà nel vivo del “legal thriller”, con indagini di polizia giudiziaria che portano a pressioni degli operatori di polizia. La bravura della scrittrice sta nel cogliere un aspetto che solo un addetto ai lavori può notare, e cioè la verità processuale spesso è lontana dai fatti. La seconda parte ha come protagonista l’avvocato penalista, la Ruggeri, che rinuncia a famiglia e figli per la sua professione e si pone in discussione facendo trapelare contrasti interiori’.

Quanto è presente l’elemento autobiografico nel tuo romanzo?

Anna, la protagonista, ricorda la sua infanzia: descrive  le feste di paese, i pranzi della nonna, insomma la sua adolescenza, ho attinto dalla mia infanzia,  anche se in Anna c’è un dolore, che ogni tanto colpisce il suo ricordoEcco, il Lido dei Ciclopi in cui ci troviamo è per me il luogo del ricordo: aspettavo di crescere, proprio come la protagonista, per poter prendere parte anch’io alle serate magiche dell’estate catanese’.

Mentre Isabella Altana, dal canto suo, commenta, invece, come l’autrice abbia già scritto un romanzo sulla realtà virtuale di Facebook, ‘Sicuramente il web se utilizzato ossessivamente fa perdere il contatto con la realtà: i social network consentono un totale anonimato degli utenti e talvolta possono diventare pericolose le illusioni generate nelle persone più fragili come gli adolescenti’.

Altri romanzi della professoressa Orlando sono: “Profumo di papaveri”(2000), romanzo storico sulla Catania del ‘700, due raccolte di sogni “Oniricon” (2002),  un romanzo epistolare Quizás quizás quizás (2010), Alienor (2011). Ha pubblicato anche un saggio su Italo Calvino “La ricerca di una via d’uscita dallo sgomento di vivere” (2007) e le schede di due poetesse del Settecento per il Dizionario Biografico Siciliano (2006). Collabora con la rivista letteraria “Terza pagina” e fa parte del comitato scientifico della rivista “Cultura e dintorni”.

Scrivo per passione – replica la Orlando -. Sono generi diversi, quindi emozioni diverse. Le storie nascono di notte prima di addormentarmi e tutti i romanzi che ho scritto, poi mi hanno emozionato in modo diverso, proprio come capita all’attore che immagina di vivere veramente il personaggio che interpreta, io mi sdoppio continuamente: in questo romanzo sono al contempo Anna, l’avvocato Ruggeri, la poliziotta rampante, e la moglie dell’ispettore Molino che aspetta con impazienza il marito a casa…. vivo le emozioni come se partecipassi ad una partita a scacchi da sola, passando da un lato all’altro’.

Alla presentazione del libro sono stati letti alcuni brani da Daria Luppino, allieva del laboratorio dell’autrice “Il gioco del Teatro”, intervallati dal suono della fisarmonica di Luigi Luca.

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