Cresce in Italia la spesa sanitaria. Lombardia Up Lazio down!

In 10 anni spesa SSN salita da 76 a 113 mld
La Lombardia più virtuosa nei conti cassa. Fanalino la Regione Lazio.

 

Roma, 27 dic. (Adnkronos Salute) – Cresce in Italia la spesa sanitaria. Negli ultimi 10 anni è passata da 76 a poco meno di 113 miliardi di euro con una crescita di circa 37 miliardi. Conti in rosso per la sanità pubblica. Il deficit del Servizio sanitario nazionale ammonta a circa 2,6 miliardi, frutto di disavanzi registrati in quasi tutte le Regioni: solo 5 su 21 hanno evidenziato un risultato di esercizio positivo. Tra le Regioni più virtuose, invece, in cima alla graduatoria c’è la Lombardia con un avanzo di 22 milioni di euro. Conti in ordine in Umbria, dove si registra un +18,7 milioni, e in Abruzzo, unica Regione in piano di rientro con un risultato positivo: +18,5 milioni. Al quarto posto tra le Regioni ‘promosse’ troviamo le Marche con un avanzo di 7,6 milioni e il Veneto che registra un attivo di poco più di 1 milione. Il Lazio la regione con il disavanzo di gestione più alto: 815 milioni di euro, pari a circa il 30% del totale. In Sicilia il disavanzo è stato di -45 mln.

È la fotografia scattata dal Ministero della Salute, che ha messo a punto alcune tabelle per “fare chiarezza sui numeri della sanità“. Tabelle che, oltre ai livelli di spesa, mostrano il trend del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, la composizione della spesa sanitaria e la sua incidenza sul Pil.

Analizzando il grafico della spesa del SSN, balza agli occhi l’innalzamento costante che si è registrato: nel 2001 la spesa sanitaria corrente è stata pari a 76 miliardi, che sono diventati 79,5 nel 2002; 82,3 nel 2003; 90,5 nel 2004; 96,8 nel 2005; 99,6 nel 2006; 103,8 nel 2007; 107,1 nel 2008; 110,2 nel 2009; 111,3 nel 2010; 112,9 nel 2011.

Di pari passo è cresciuto anche il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, passando in 10 anni da poco più di 71 miliardi a poco meno di 107.

  Le tabelle del ministero della Salute mostrano anche l’incidenza della spesa sanitaria pubblica sul Pil, facendo un confronto tra Italia e Paesi dell’Unione europea. L’ultima rilevazione – relativa al 2009 – mostra un’incidenza della spesa sul Pil del 7,3%, contro l’8,2% registrato in Europa. Un dato significativo, che mette in evidenza come in Italia si spenda mediamente meno che nel resto d’Europa in materia di sanità. Una tendenza che ha assunto dimensioni più significative in questi ultimi anni: nel 2005, infatti, l’incidenza della spesa sul Pil si assestava – sia in Italia che nel resto della zona Euro – intorno al 7%.

Il ministero analizza inoltre la composizione della spesa sanitaria. La maggior parte delle risorse del Servizio sanitario nazionale vengono utilizzate per pagare gli stipendi del personale (36, 1 miliardi) e per l’acquisto di beni e servizi (34,1 miliardi).

Alla farmaceutica convenzionata sono destinati circa 10 miliardi; poco meno di 9 miliardi all’ospedaliera accreditata.

E ancora, tra le voci più significative: 6,6 miliardi alla medicina generale convenzionata; 6,4 all’assistenza convenzionata e accreditata; 4,7 alla specialistica convenzionata e accreditata; 2 alla riabilitativa accreditata.

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