Cremona: la tradizione del violino sposa l’innovazione

Da domani fino al 2 ottobre il Cremona Musica International Exhibitions, circa 300 espositori provenienti da 28 paesi con i loro “pezzi eccellenti”

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Al via domani, 30 settembre, fino al prossimo 2 ottobre il Cremona Musica International Exhibitions, nel quartiere fieristico della cittadina lombarda, che accoglierà 300 espositori provenienti da 28 Paesi, i quali metteranno in mostra pezzi eccellenti e vere e proprie rarità dell’arte liutaria.

Cremona città ideale per l’evento in quanto il Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale, il 5 dicembre 2012, ha iscritto il “Saper fare tradizionale del violino a Cremona” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Ma nel 2016 non si poteva organizzare l’evento senza un tocco di modernità, tanto che accanto alla tradizione artigianale, immancabile per la realizzazione dei violini, oggi vengono accostate nuove sperimentazioni e moderne tecniche, sempre consentendo la realizzazione di strumenti musicali di pregio, in grado di emettere suoni di altissima qualità.

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Nella foto il maestro liutaio Stefano Trabucchi

Accanto ad alcuni esemplari della tradizione cremonese che fa capo a Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù, saranno esposti strumenti di produzione contemporanea, come il violino gioiello costruito per i 25 anni di attività del maestro liutaio Stefano Trabucchi, con un dischetto di madreperla e una “T” formata da nove diamanti incastonati in oro bianco, o gli strumenti in fibra di carbonio ribattezzati “Stradivari 2.0” e il “Bat piano” con superfici nero lucide modellate in un gioco di curvature fluttuanti, 90 tasti, la gamba centrale che funge da deflettore e il telaio aperto.

Durante la tre giorni cremonese sono previsti 120 eventi tra masterclass, workshop, seminari e performance, tra cui l’esibizione del Goryeong-gun Gayageum Ensemble che, ad apertura della manifestazione, suonerà il gayageum, strumento con dodici corde di seta, e il concerto del coro della Cappella Sistina al Duomo di Cremona.

La città lombarda conserva una collezione straordinaria di strumenti musicali unici che tutto il mondo conosce ed apprezza, tra cui lo Stradivari cremonese del 1715. mma non per questo guarda solo al passato, tanto che ad oggi investe molto sulle nuove generazioni e sulla ricerca, tanto che la scuola di luiteria quest’anno verrà affiancata da un corso di restauro sui beni culturali musicali e scientifici.

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