Convegno sulla cultura enogastronomica all’istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania

Organizzato dall’Accademia italiana cerimoniale, immagine e comunicazione (Aicic) sulla cultura enogastronomica, per la rivalutazione del territorio e il legame del cibo con la nostra terra. Firmato un accordo quadro tra (A.i.c.i.c.) e Accademia della cultura enogastronomica di Roma

 

Il convegno dell’Accademia italiana cerimoniale, immagine e comunicazione (Aicic) sul tema “Enogastronomia tra turismo e azienda: accoglienza, immagine e ospitalità per la rivalutazione del territorio” si è svolto nella sala conferenze dell’Istituto  Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania (via Lizio Bruno), che con l’occasione ha firmato un accordo quadro tra (A.i.c.i.c.) e Accademia della cultura enogastronomica di Roma. Una giornata che ha puntato sulla qualità del servizio enogastronomico, il recupero dell’utilizzo dei prodotti, con l’augurio che l’Expo non sia solo una vetrina ed economia, ma opportunità vera e reale per la salute delle persone, rispettando qualità e gusto; un’iniziativa che rappresenta la vivacità dell’Istituto Alberghiero e cammina sul connubio col turismo, punta sulla formazione degli alunni nel settore e all’eccellenza per trasferire il concetto di professionalità e capire come fare impresa, per creare un circuito di ritorno al territorio in termini occupazionali. Vengono affrontate le problematiche della rivalutazione dei cibi genuini tradizionali, poiché quelli multietnici, importanti per l’unità dei popoli, spesso fanno perdere le nostre tipicità e l’identità che devono essere recuperate. Fil rouge della giornata passione per il lavoro, spirito di servizio, creatività e non fantasia. Ha aperto i lavori e moderato il dibattito Daniela Di Piazza dirigente I.p.s.s.e.o.a.”K.Wojtyla”, che in modo eloquente e incisivo sottolinea “l’evoluzione della nostra scuola è migliorata nel tempo interfacciandosi con l’Italia e l’estero attraverso ambiziosi progetti, una scommessa che ha tracciato un solco per l’Alberghiero che diventa un potenziale per lo sviluppo turistico e la cultura, recuperando ricette con sfondo storico e artistico”. Presenti l’assessore alle attività produttive Angela Mazzola in rappresentanza del sindaco di Catania, Enzo Bianco, Nino D’Asero deputato regionale, cerca di valorizzare il prodotto genuino “c’è bisogno di una fase nuova e accanto alla crisi economica la  necessità di una spinta,  guardare il futuro con positività e non con rassegnazione” continua affermando che occorre una rivoluzione culturale e il classico contributo è superato, purtroppo nell’agricoltura è stato largamente elargito eliminando le coltivazioni come quella del grano (set aside) con risultati negativi: importazione, sofisticazione, intolleranze alimenta. Giuseppe Castiglione sottosegretario al Ministero delle politiche agricole, ha focalizzato l’appuntamento Expo 2015,  l’assegnazione dei fondi europei strutturali “una grande occasione per valorizzare risorse ambientali e promozione del turismo, ma anche evoluzione culturale, sicurezza alimentare, tutela del consumatore, tracciabilità alimenti”. Michela Giuffrida europarlamentare, segretaria commissione agricoltura e sviluppo regionale ha partecipato con un brillante intervento quasi di provocazione per stimolare la crescita dell’uditorio, ha spiegato come si articolano i fondi europei e anticipa gli accordi che si stanno siglando con l’Ue soprattutto nel settore agricolo: grano, olio, arance, ma noi siamo indietro nel settore perché  il nostro prodotto non è competitivo pur se di qualità”. Continua “stiamo finanziando frutta e latte nelle scuole, privilegiando i prodotti locali e nell’occasione sottolinea la sinergia con l’Alberghiero per la prossima distribuzione. L’imminente accordo di libero scambio tra Stati europei e Stati Uniti d’America è un momento importante da non perdere, prendiamo ad esempio Brainport (porto del cervello), paese povero del sud dell’Olanda che si è sviluppato attraverso la produttività dei brevetti”.

Hanno relazionato attirando interesse della platea Piergiorgio Tupini presidente Accademia della cultura enogastronomica di Roma, con un accurato intervento punta su arte, rispetto e professionalità attraverso studio e lavoro, ma l’obiettivo resta il fascino e l’emozione che il cibo riesce a creare, abbandonando  il concetto del protagonismo nei fornelli” conclude con un aforisma “quando l’ornamento è brillante … non confonderlo con la sostanza. Luigi Ciampoli presidente del Consiglio dell’Accademia della cultura enogastronomica di Roma, la situazione odierna è caratterizzata da un passaggio d’epoca viviamo contraddizione tra fame nel mondo, obesità    e società criminali che vogliono sostituirsi agli Stati legittimi e impadronirsi di spazi; dobbiamo rubare noi spazi alla mafia, attraverso la cooperazione tra persone e il “Karol Wojtyla” crea personalità attraverso le competenze e il lavoro, che non vivono più la sudditanza. Il cibo è un diritto dell’uomo e non deve far parte dell’attività criminosa. Con una riflessiva  osservazione affascina il pubblico: sulla convivialità intorno a un tavolo presentando succulenti piatti che conquistano l’occhio e poi il palato”. Claudio Pica segretario generale Accademia della cultura enogastronomica di Roma, comunica in modo efficace il suo disappunto per la politica “ragazzi, voi siete parte dell’economia reale e voi insegnanti dovere trasmettere amore, la politica parla e poi scappa, dobbiamo conquistare il mondo e la globalizzazione; abbiamo realizzato 40.000 gelaterie in Italia e 70.000 nel mondo, un esempio di come sviluppare l’industria facendo apprezzare e amare il gelato italiano in tutto il mondo, grazie agli ambasciatori gelatieri nel mondo. Seby Sorbello presidente Associazione provinciale cuochi etnei, spiega la figura del cuoco. Ha concluso i lavori Francesco Raneri, presidente nazionale Accademia italiana cerimoniale, immagine e comunicazione. In modo brillante ha osservato l’enogastronomia è l’unica che non va in crisi e predilige i giovani che stanno affrontando questo percorso di studio, questa è la scuola del futuro: importante immagine accoglienza e ospitalità, purtroppo alla Sicilia mancano attualmente tutte queste cose. Affronta il tema dell’immagine che si rappresenta attraverso le cinque “v” che danno una marcia in più visibilità, verbalità, vestibilità, vivibilità, vitalità”. Poi si rivolge alla platea con una serie di domande e rifacendosi al pensiero socratico spiega “l’uomo ogni giorno deve avere umiltà e lavorare con determinazione e amore per creare rapporti di confronto e collaborazione, ma soprattutto passione per il lavoro”.

Interventi

Sono intervenuti Luigi Napoli dirigente scolastico Istituto professionale per l’enogastronomia “S. Pugliatti” di Taormina mette in risalto l’eccellenza, la selezione, e si può fare di più per venir fuori la qualità; Prof. Fabio Fidotta, il console Arturo Bizzarro “il cuoco (μάγειρος) è un mago, un illusionista che trasforma la ricchezza della terra in prelibatezze”; Di Paola Nunzio Santi, Console della Lettonia, “la Lettonia sta imparando guardando noi e vi sono tanti siciliani, portiamo arance e cuochi” Chiara Calì console di Malta “un’isoletta con tanta bellezza,  non ha le materie prime, ma  tanto turismo e ricchezza” e propone ai nostri politici di imitare i politici maltesi. In chiusura Pino Santangelo, segretario nazionale Aicic, pone una domanda molto interessante “Qual è stata fina adesso l’immagine della Sicilia per la promozione culturale e mette il dito sulla piaga delle infrastrutture, politica e contributi; sino a che punto siamo tutelati dallo Stato?” Dopo l’assenso della platea, ha consegnato le pergamene dell’Accademia che attestano il titolo di socio onorario a Don Stefano Mario Coco, duca di Maira presidente (ct) Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, Cavalleggeri di Catania 22° reggimento, e alla Prof. Emilia Scalia per l’Istituto Alberghiero “K. Wojtyla” “forma e sostanza si realizzano nei nostri alunni, se non c’è poesia si perde forma e sostanza”. Un evento che ha riscosso successo e ammirazione con la presentazione dei piatti tra bellezza e bontà, non trascurando la genuinità dei prodotti per il benessere della persona.

 

BOX

Hanno collaborato al raffinato ed elegante pranzo dell’Alberghiero “Karol Wojtyla”, insieme agli allievi, i docenti Galati Alfio, Sapienza Giovanni, Leonardo Francesco, Torrisi Orazio, Sergio Perricelli e Carmelo Bucceri che ha coordinato il cerimoniale; gli assistenti Musumeci Giuseppe, Quattrocchi Salvatore, Patanè Katia e Florio Davide. Durante la manifestazione un parterre ricco di dirigenti scolastici e operatori del settore, fra autorità e  istituzioni: Pulvirenti Antonino, Capitano di fregata ufficio stampa Maristaeli, Ten. Col. Filippo Scuderi – 62° Reggimento “Sicilia”. Dott.ssa Antonina Latino. Per lo staff di presidenza Accademia Aicic hanno partecipato: Santo Amarù, Vicepresidente vicario, Antonio Bordi, Vicepresidente, Pino Santangelo, Segretario, Gabriella Buffardeci, Tesoriera, e Daria Ciccia

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