Convegno Distrettuale Lions: “Il termalismo in Sicilia, salute, benessere e turismo”

 Il meeting distrettuale si è svolto a Acireale, il 23 gennaio 2016, all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici

Contarino, Di Blasi, Freni, Giacona, Rocca

Con il patrocino dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, alla presenza di una platea affollata e di numerose autorità civili e lionistiche (Governatore del Distretto 108 Yb, Franco Freni Terranova, Past President del Consiglio dei Governatori, Salvatore Giacona,  Immediato Past Governatore Salvatore Ingrassia, Past Governatore Silvio Cavallaro, Segretario Distrettuale Maurizio La Spina e numerosi Officers Distrettuali ) si è svolto, sabato 23 gennaio 2016, nell’omonima prestigiosa sede, ad Acireale, il Convegno distrettuale sul tema: “Il termalismo in Sicilia. Salute benessere e turismo”, organizzato da Elena Di Blasi, Delegata al Tema di Studio” Il benessere termale, fonte di benessere e turismo in Sicilia”, dai club della IV e V Circoscrizione (Acireale, Catania Host, Catania Etna, Catania Bellini, Catania Gioeni, Catania Est, Catania Stesicoro Centrum, Catania Porto Ulisse, Catania Val Dirillo, Catania Faro Biscari, Catania Vallis Viridis, Paternò, Adrano-Bronte-Biancavilla, Giarre-Riposto, Randazzo, Acicastello Riviera dei Ciclopi, Misterbianco, Acitrezza Verga, Trecastagni ) e dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, sezione Sicilia  (AIIG- Sicilia).

Ing Roberto Barbagallo Sindaco di Acireale
Ing Roberto Barbagallo Sindaco di Acireale

Le terme hanno rappresentato una risorsa economica della Sicilia, per il vastissimo patrimonio idrotermale presente, sin dai tempi più antichi, purtroppo la realtà è mutata nel tempo e oggi gli stabilimenti rinomati di Acireale e Sciacca rimangono inattivi, altri impianti sono in degrado,  più dinamici risultano quelli di Alì Terme, Terme Vigliatore e Vulcano.

 L’obiettivo del convegno è stato quello di riunire gli operatori del settore o dar voce a coloro che vivono nelle diverse realtà per esporre le problematiche inerenti gli stabilimenti termali. Sono stati invitati anche i rappresentanti delle istituzioni, interlocutori indispensabili nelle politiche territoriali, con lo scopo di intraprendere azioni efficaci e sinergiche per il rilancio del settore, che darebbe impulso all’economia siciliana, con ricadute positive sul mondo del lavoro dei rispettivi territori.

I lavori sono iniziati con l’intervento del Sindaco di Acireale, Dott. Ing.Roberto Barbagallo, i saluti del Presidente dell’Accademia Zelantea, Dott. Giuseppe Contarino, dei Presidenti della IV e V Circoscrizione Alfio Forzese e Aldo Di Paola e di Mariella Sciammetta,  Coordinatore del Tema di Studio: “Sicilia, tra mito e realtà”. Unanime la voce di tutti, secondo i vari punti di vista, sulla necessità del recupero e della rivalorizzazione delle aree termali, che altrove fondano il loro sviluppo su questa risorsa.

R. Faraci
Il professore Rosario Faraci

Successivamente è intervenuto Rosario Faraci, Presidente del L.C. Acireale, il quale, in occasione del cinquantesimo della costituzione del sodalizio, ha voluto ospitare il Convegno ad Acireale, anche per il suo valore simbolico; lo stesso, insieme a Mario Scandura (L.C. Acireale), è stato promotore dal 2011 del Forum permanente in difesa delle terme di Acireale e Santa Caterina.  Nel suo appassionato intervento, ha, anche, comunicato che, il 17 gennaio scorso, il Lions Acireale ha chiesto alla presidenza della Commissione Bilancio dell’ARS  un’audizione,  del Sindaco della Città, del Liquidatore delle Terme e di altre autorità istituzionali, che è stata fissata  per il 3 febbraio 2016, presso l’Assessore regionale per l’economia, per discutere sulle problematiche finanziarie ed occupazionali delle Terme di Acireale e quindi sul loro futuro (mentre pubblichiamo questo articolo in data 11 febbraio 2016, la Sezione fallimentare del Tribunale di Catania ha, nel frattempo, rigettato l’istanza di fallimento per le Terme di Acireale Spa, la società che, nel 2005, ha assorbito il patrimonio della vecchia Azienda delle Terme che faceva capo alla Regione e l’assemblea dei soci della stessa società termale ha ‘bocciato’ il bilancio).

E. Di Blasi
La professoressa Elena Di Blasi

Ha quindi introdotto e coordinato i lavori Elena Di Blasi, Delegata al Tema di Studio, che, dopo i ringraziamenti di rito, ha introdotto con un excursus sull’evoluzione storica del termalismo siciliano: dal termalismo ludico (fine) ‘800 , al termalismo sociale e termalismo assistito (anni ’50 –’70). Si è soffermata, quindi,“sul nuovo modello di termalismo, che dagli anni ’90,  si basa sul passaggio “dalla cura della patologia al voler stare bene”, che viene inquadrato in uno scenario più ampio, che rafforza il legame con il territorio, in un nesso inscindibile basato su salute, ambiente e cultura. La nuova domanda di benessere termale, – ha detto- comporta sostanzialmente due tipologie di imprese: quelle orientate al benessere in senso stretto, fitness e terapie alternative e quelle in cui il benessere risulta dall’integrazione tra il termalismo e un turismo legato alle specificità del territorio che, se opportunamente valorizzate, possono diventare punti di forza per le comunità, orientando l’offerta anche al wellness e trasformando i luoghi termali in spazi ricreativi, di svago e di attrazione turistica. Problema da superare è  stimolare la richiesta dei non residenti e il paradosso le nuove tendenze dei curisti/curandi che si basano sulla medicina naturale che proprio le acque termali possono offrire, un valore aggiunto, fino ad oggi, non valorizzato. Il benessere termale rappresenta la riconversione del termalismo tradizionale.

 Altro elemento di riflessione emerge dalle ricerche condotte dalla Stessa: i turisti  spesso non sanno di trovarsi in aree termali; normalmente, il motivo fondante è rappresentato dalla cultura nei suoi aspetti più variegati: testimonianze archeologiche, artistiche, culturali e ambientali. E’ necessario, quindi,  distinguere i “turismi delle località termali” dai “turismi del benessere termale” con  il conseguente recupero dell’immagine collettiva e  l’integrazione delle risorse termali e salutistiche con altri modi di fare turismo.

Ha concluso dicendo: “come mai, allora, date queste potenzialità in Sicilia le terme chiudono o sono in forte degrado, quando altre realtà nazionali o internazionali traggono il loro sviluppo da questa risorsa? Quali potrebbero essere le nuove soluzioni? Quali strategie potrebbero essere attuate per il coinvolgimento di una clientela giovane? Quali potrebbero essere le politiche promozionali per i curandi e i curisti? Quali azioni potrebbero essere intraprese per connettere maggiormente gli operatori del settore con altri modi di fare turismo? “

Ha preso, quindi, la parola, il Prof. Giuseppe Rocca (Università di Genova) che, nella sua lectio magistralis, ha illustrato alcuni modelli virtuosi come “Pré-Saint-Didier, Bormio e San Pellegrino che costituiscono esempi di rilancio di località termali, rimaste abbandonate per molto tempo. A Pré-Saint-Didier, piccolo centro valdostano ai piedi del Monte Bianco, un tempo rinomato per i suoi impianti termali, il rilancio è avvenuto a partire dal 2005, con la riapertura delle strutture termali orientate al wellness, frequentate da una clientela fortemente ringiovanita….segue  l’esempio di San Pellegrino che dispone di un centro termale di assoluta eccellenza (103 mila presenze nel 2015), che potrebbe integrarsi con un’area commerciale altrettanto d’eccellenza, destinata ad accogliere i grandi marchi del made in Italy e internazionale. Ha concluso dando un input per le terme siciliane: “A mio avviso –ha detto – si dovrebbe forse pensare anche a possibili associazioni del wellness tourism col turismo congressuale e d’affari, come sta avvenendo con il rilancio di San Pellegrino da parte della Quadrio Curzio, promuovendo prodotti  riconducibili al termalismo, da associare a servizi legati alla scoperta di mete siciliane rientranti nelle filiere culturali (musei, gallerie, beni monumentali, ecc.), enogastronomiche (cantine, oleifici, street food) e naturalistiche (cicloturismo, percorsi equestri, trekking, ecc.).

Mario Scandura, L.c. Acireale

Sono quindi intervenuti: Mario Scandura (L.C. Acireale) che, dopo aver illustrato l’intensa attività del Club di Acireale su questo tema e aver sensibilizzato l’opinione pubblica grazie anche al Forum permanente sulle Terme di Acireale, istituito dallo stesso club, a seguito della recente ipotesi di sentenza di fallimento delle terme, al fine di evitare un ulteriore danno, ha formulato alcuni suggerimenti: “avvalersi delle risorse cittadine disponibili  a cominciare dall’amministrazione comunale, dal Forum e da quanti hanno dimostrato di voler contribuire al rilancio del complesso termale; farsi affiancare da primario advisor per la redazione del bando di gara per la privatizzazione e per la ricerca di operatori del settore; formulare un crono-programma, con tempi rapidi, che consenta di evitare la vendita all’asta dell’hotel Excelsior Palace e dell’edificio polifunzionale da parte della banca UNICREDIT   concordando, con lo stesso Istituto, l’inserimento nel bando del pagamento del debito e delle sue modalità; richiedere al socio unico Regione Siciliana l’autorizzazione a compensare i debiti nei suoi confronti con i crediti vantati nei confronti dello stesso Ente e il prolungamento del diritto di usufrutto sugli immobili costituiti dallo stabilimento Terme Santa Venera, dallo stabilimento Terme Santa Caterina, dall’hotel delle Terme e delle aree sorgive di Santa Venera al pozzo da 30 anni a 50 anni; escludere dal bando l’immobile sito nella frazione di Pozzillo, non funzionale all’attività termale, per poter concordare col comune di Acireale l’estinzione del debito nei suoi confronti con la cessione dello stesso immobile”.

Ancora Placido Distefano, Past President del L.C. Paternò, ha illustrato il fenomeno delle Salinelle di Paternò, già evidenziato dal “viaggiatore francese Jean Houel, che visitò i luoghi nella metà del XVIII sec.: “Le sorgenti sono molto più ricche di acqua d’estate che di inverno e sempre durante questo periodo esse depositano una maggiore quantità di sale. Questo è così abbondante che gli abitanti lo raccolgono”.

Ha continuato facendo riferimento alla tradizione popolare e alla civiltà contadina, che attribuivano ai fanghi delle Salinelle proprietà terapeutiche, tanto che venivano utilizzati per la cura di artrosi, reumatismi e dermatiti, ma anche sugli animali,  in particolare sui cavalli, per le slogature alle articolazioni delle zampe. Ha ricordato che da dicembre 2015, i crateri, riconosciuti dalla Regione Siciliana e inseriti nel catalogo dei siti tutelati nel giugno 2012, fanno parte dei geositi di rilevanza nazionale e mondiale.

Il futuro delle Salinelle sta non solo- ha detto- sullo sfruttamento delle risorse geotermiche del sottosuolo,  ma anche nella realizzazione di un parco che comprenda dei percorsi geo- naturistici, archeologici con l’inserimento di  aree adibite a terme e percorsi benessere.

E’ poi intervenuto Vito Favetta, Presidente del LC. Sciacca Terme, che ha proiettato un interessante video,  commentato in modo accorato per rappresentare il processo di declino della realtà termale di Sciacca. Declino iniziato nel 2015 dopo “un estenuante, ma alquanto inconcludente ” braccio di ferro ” – ha detto- tra  Amministrazione Locale e Regione Siciliana con danni enormi  alle “Vasche di Maturazione dei Fanghi” di acqua sulfurea e alle relative condutture, che alimentavano anche la Piscina del Grand Hotel delle Terme, fruibile sia d’estate che d’inverno in quanto coperta. Degrado anche per le Piscine Molinelli, appena fuori il centro abitato di Sciacca, un tempo punto di ritrovo, intrattenimento e ristoro. Infine, ha mostrato la realtà di Monte San Calogero o Monte Kronio, che domina la Città di Sciacca, dove negli anni passati è stata realizzata un’altra struttura alberghiera annessa al Terme, legata alle Saune Naturali, grazie ai vapori sulfurei. Purtroppo la struttura alberghiera è stata poco sfruttata, mentre lo Stabilimento delle Grotte Vaporose, dopo un periodo di intensa attività, ha iniziato un’inarrestabile declino, segnando la fine dell’intero Patrimonio delle Terme di Sciacca.

Mariano Marino
Mariano Marino

Ha preso la parola Mariano Marino, nella duplice veste di Amministratore di Terme Marino (Alì Terme) e Referente per la III Circoscrizione per il TDS, confermando che “le terme devono affrontare nuove sfide e devono rivolgersi  al wellness.

Ha detto, inoltre, che: “tre anni fa, si è costituito  il distretto produttivo del benessere termale, che riunisce tutte le aziende siciliane e quelle che orbitano nei comuni termali: alberghi , agenzie di viaggi, ecc.”; indicando che per affrontare la “sfida” bisogna proporsi, con stabilimenti adeguati alle nuove esigenze della clientela europea e destagionalizzare il turismo.

Tutti gli operatori del settore, coordinati da un’attenta politica, devono farsi promotori di tali innovazioni ed affrontare la grande opportunità che il settore termale offre per diventare forza economica strategica del territorio.

Alla fine è intervenuto l’Avv. Gianfranco Todaro, Commissario Liquidatore delle Terme di Acireale SpA, che, unendosi al grido di dolore lanciato da Vito Favetta (L.C. Sciacca Terme), con socio unico, in liquidazione, ha confermato come lo stesso travaglio stiano subendo le Terme di Acireale, sottoposte oltreché ad atti di vandalismo e furti, anche ad una procedura fallimentare che lo stesso, liquidatore da solo pochi mesi, sta tentando di scongiurare. In questa attività, però, non ha avuto alcun tipo di collaborazione da parte degli uffici della Regione preposti alla liquidazione delle società partecipate. Ha continuato dicendo che, sta comunque predisponendo per il rilancio delle Terme, un bando ad evidenza pubblica per la gestione delle stesse da affidarsi ai privati, salvaguardando il patrimonio pubblico .

Anche se assente, per motivi giustificati, ha fatto pervenire le Sue scuse e la Sua relazione il Dott. Paolo Genovese, Consigliere Nazionale di Federterme: “In passato l’affluenza alle terme era abbastanza numerosa e le località che disponevano di strutture termali potevano contare su un’economia abbastanza solida ed anche l’indotto ne traeva beneficio.

Oggi la situazione è diversa e le leggi sul termalismo sono cambiate, creando non poche difficoltà.

La Regione Siciliana, in particolare l’Assessorato alle Attività Produttive, in collaborazione con le terme siciliane, la Federterme e l’Ancot, dopo diversi incontri hanno convenuto che per rilanciare il settore termale siciliano fosse indispensabile unire le forze disponibili in Sicilia attraverso la costituzione del Distretto del Benessere termale, oggi burocraticamente operativo.

Nella seduta del 27/10/2011 si sono determinate alcune priorità: stipulare convenzioni termali anche con i paesi europei; stipulare convenzioni per soggiorni termali con assicurazioni estere; partecipare a fiere nazionali e internazionali per turismo termale; creare collegamenti tra la Sicilia e l’Europa non trascurando i collegamenti tra gli aeroporti e i complessi termali convenzionati; realizzare corsi di qualificazione personale sia alberghiero che termale; ristrutturazione e potenziamento complessi termali; revisione costo concessione mineraria; distretto turistico, agenzia di promozione turismo termale; convegni con specialisti di patologie in ambito termale; abolire il limite massimo del tetto di spesa prevista dalla Regione Siciliana perché scoraggia qualsiasi operatore a investire nel settore termale”.

Pubblico in seconda fila relatori Scandura, Distefano, Favetta S. Cavallaro
Pubblico in seconda fila, relatori: Scandura, Distefano, Favetta S. Cavallaro

Dopo le interessanti relazioni si è aperto il dibattito con il pubblico e sono intervenuti Lorenzo Grasso, Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Termali (ANCOT), che ha ricordato l’azione intrapresa per la costituzione del Distretto produttivo del termalismo, e il  deputato regionale Angela Foti (Movimento 5 stelle) relativamente ai tavoli tecnici per il rilancio delle aree termali, (mentre pubblichiamo va detto che, per quanto riguarda la privatizzazione l’emendamento predisposto dall’On. Angela Foti è stato approvato il 15 febbraio u.s. in Commissione e la legge regionale n.11 del 2010 potrà esser modificata. Nelle more del completamento della liquidazione, quindi, i bandi per l’affidamento della gestione ai privati potranno essere predisposti dalle stesse società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA.).

F. freni Terranova
Il governatore del Distretto Lions Sicilia 108YB, Francesco Freni Terranova

Ha concluso il Governatore del Distretto 108YB Franco Freni Terranova che ha fortissimamente voluto questo tema di studio, per la grande importanza che questa risorsa “sprecata” potrebbe avere con il suo rilancio sull’economia siciliana. Ha sottolineato come il Convegno sia stato la più alta espressione di un lionismo autentico, che ha visto uniti i club in difesa delle risorse termali, fonti di benessere e turismo per la nostra isola.

L’incontro del 23 gennaio u.s. ha rappresentato la premessa per un’azione concreta in difesa del vasto patrimonio termale siciliano; azione che potrebbe, sicuramente, essere intrapresa dai Lions, soggetto promotore di un tavolo tecnico che, invitando i Sindaci dei comuni termali interessati, potrebbe ripartire proprio dalle condizioni fissate nel progetto del “Distretto del benessere termale”, rendendolo operativo, magari integrandolo con seminari propedeutici ai laboratori.

Il Convegno ha suscitato un grande entusiasmo ed un notevole interesse nel pubblico presente, composto anche da numerosi cittadini, una serata ricca di denunce, ma anche di progetti e proposte, che indicati durante il dibattito, verranno inoltrati alle istituzioni.  La premessa per un’azione concreta, quindi, che i Lions intendono intraprendere ed un reale esempio di servizio e di cittadinanza attiva, una “coscienza critica”, che, nel rispetto degli scopi associativi,  vuole davvero battersi per la valorizzazione delle risorse locali, con chiare ricadute occupazionali e di sviluppo per le comunità di appartenenza.

Alla buona riuscita dell’evento hanno contribuito in maniera fattiva Silvio Cavallaro, Referente per la IV e V Circoscrizione per il TDS, al quale vanno i nostri ringraziamenti, e Salvo Cristaudo, Alberto Rovelli, Guido Cosentino ed Enzo Stroscio (Presidente e soci del L.C. Catania Faro Biscari) per l’immancabile tacito supporto.

                                                                                    …il nostro impegno continua

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