Continua la vicenda oscura della Talpa di Prism

Snowden ha chiesto asilo politico alla Russia in una conferenza stampa a porte chiuse dall’aeroporto Šeremet’evo di Mosca dove è bloccato dal 23 giugno

Edward Snowden, la talpa di Prism, ha chiesto asilo temporaneo alla Russia prima di trasferirsi in Sudamerica dove già diversi paesi gli hanno offerto ospitalità. Lo ha reso noto lo stesso ex agente della Nsa insieme a Human Rights Watch e Amnesty International in una conferenza stampa a porte chiuse, ma trasmessa in streaming e dalle tv russe, all’aeroporto internazionale Šeremet’evo di Mosca dove si trova bloccato dal 23 giugno dopo avere lasciato Hong Kong. Wikileaks ha diffuso il testo del messaggio di Verax, l’emittente russa Lifenews ha diffuso il filmato della conferenza.

Il mio nome è Edward Snowden. Poco più di un mese fa, avevo una casa e una bella famiglia. E potevo avere anche la possibilità di leggere tutti i vostri scambi di informazioni. Qualsiasi comunicazione a qualsiasi ora. È come avere nelle proprie mani i destini delle persone Il quarto e il quinto emendamento della costituzione del mio paese, l’articolo 12 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e altri trattati vietano questi sistemi di sorveglianza di massa, i principi di Norimberga dicono: “Gli individui hanno doveri internazionali che trascendono quelli nazionali. Per questo i cittadini possono violare le leggi domestiche per impedire dei crimini contro l’umanità” Ho fatto quello che ritenevo giusto e ho cominciato un campagna per fermare questi torti. Non voglio arricchirmi. Non voglio vendere i segreti degli Stati Uniti. Non mi sono messo d’accordo con qualche governo straniero per garantirmi la salvezza. Ho mostrato al pubblico quello che sapevo, in modo che potesse essere discusso alla luce del giorno. Questa decisione mi è costata molto, ma era la cosa giusta da fare e non ho rimpianti. Da quel momento la Casa bianca e i servizi di intelligence hanno cercato di fare di me un caso esemplare, per spaventare tutti quelli che vorranno fare come me in futuro. Mi hanno reso un apolide, un ricercato. La Casa bianca ha chiesto a Hong Kong di rispedirmi nel mio paese, ha minacciato sanzioni contro le nazioni che mi hanno difeso, e ha perfino costretto i suoi alleati europei a costringere l’aereo del presidente boliviano Morales ad atterrare a Vienna. Questa escalation rappresenta una minaccia non solo alla dignità dell’America Latina, ma ai diritti di ogni persona. Alcuni stati si sono offerti di darmi asilo politico. Queste nazioni, tra le quali Russia, Venezuela, Bolivia, Ecuador e Nicaragua hanno tutta la mia gratitudine. Annuncio oggi che accetto formalmente tutte le offerte di asilo politico che ho ricevuto. Ma il comportamento di diversi governi occidentali non mi permette di raggiungere l’America Latina. Chiedo il vostro aiuto, per riuscire a raggiungere l’America Latina. E nel frattempo chiedo asilo politico alla Russia. Presenterò la mia richiesta oggi al governo di Mosca, e spero che sarà accettata.

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