Conoscere per comprendere: al via la nuova edizione del ciclo di seminari “Conoscere il mondo islamico”

Andare oltre gli stereotipi, le rappresentazioni distorte o superficiali, i luoghi comuni e l’interessata disinformazione

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Andare oltre gli stereotipi, le rappresentazioni distorte o superficiali, i luoghi comuni e l’interessata disinformazione. Questo è l’unico modo per conoscere e comprendere “l’universo islamico”. Proprio per fornire gli strumenti utili a capire questa realtà, tanto complessa e controversa quanto a noi vicina, il dipartimento di Scienze umanistiche e il Centro per gli Studi sul Mondo islamico contemporaneo e l’Africa (Cosmica) dell’Università di Catania promuovono la nuova edizione del ciclo di seminari “Conoscere il mondo islamico“.

L’iniziativa è organizzata dalle docenti Laura Bottini (Storia dei Paesi islamici), Mirella Cassarino (Lingua e Letteratura araba), Cristina La Rosa (Lingua e Letteratura araba) e Daniela Potenza (Lingua e Letteratura araba). I seminari saranno tenuti da docenti dell’Ateneo catanese e di altre università italiane e sono aperti agli studenti di tutti i corsi di laurea e ai cittadini. Per iscriversi c’è tempo fino al raggiungimento del numero massimo di iscritti fissato in 300.

I seminari si articolano in tre moduli, per un totale di nove incontri di due ore ciascuno. Nel primo modulo, chiamato “Fondamenti”, verranno affrontate questioni relative ai concetti fondamentali legati all’Islam sunnita (Roberto Tottoli, Università “L’Orientale” di Napoli), sciita (Leonardo Capezzone, Università “La Sapienza” di Roma) e al sufismo (Samuela Pagani, Università del Salento).
Oggetto del secondo modulo, “Letteratura e conflitti attuali: scrivere per resistere”, saranno invece corpo e conflitto sociale in alcune scrittrici siriane contemporanee (Martina Censi, Università di Bergamo), il teatro indipendente egiziano (Alba Rosa Suriano, Università di Catania) e il cinema palestinese (Aldo Nicosia, Università di Bari).

Il terzo modulo riguarderà l’Islam in Italia, con particolare attenzione ad articolazioni e tendenze (Stefano Allievi, Università di Padova), all’Islam al femminile (Ersilia Francesca, Università “L’Orientale” di Napoli) e alle migrazioni (Guido Nicolosi, Università di Catania).

Lo studio del Vicino Oriente in un periodo di lunga durata che va dall’antichità ai giorni nostri è quindi centrale in Ateneo che intrattiene rapporti e scambi culturali con importanti università del bacino centro-orientale del Mediterraneo

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