“CONFINE REALE” IL TERZO LIBRO DI ANTONIO VOCCIO

Dopo “Maregrosso” e “Gli Angeli di Maregrosso. La maledizione di San Sebastiano”, che si è classificato secondo al Concorso nazionale ”Finestra su Furci”, presentato il terzo libro di Antonio Voccio dal titolo “Confine Reale”Copertina libro

Giorno 6 aprile, alle ore 18,00, al Palazzo della Cultura (ex Villa Ragno), a Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina, nel corso dell’Incontro organizzato da Caffè d’Arte “Il Paese di fronte al Mare”, si è svolta la presentazione del libro di Antonio Voccio, “Confine reale”, relatori la dott.ssa Melina Patanè e il poeta Antonello Bruno, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’ associazione culturale  Caffè d’Arte “Il Paese di Fronte al Mare”, da loro guidata assieme al direttore Gabriele Camelia.Locandina

Lo scrittore Antonio Voccio anche in questo libro, e anzi ancor di più, ha dato sfoggio della sua capacità di far vivere al lettore una storia immaginaria, fantastica, fantasy insomma,  sempre scritta con quella carica di energia narrativa da indurre chi ha acquistato il libro a leggerlo tutto d’un fiato, dalla prima all’ultima pagina. Dopo la prima opera, “Maregrosso” e la successiva, Gli Angeli di Maregrosso. La maledizione di San Sebastiano“, con cui l’autore si è classificato secondo al Concorso nazionale ”Finestra su Furci”, “Confine Reale” è il terzo libro di questo scrittore nato a Catania ma vissuto da sempre a Messina.

In questo romanzo l’autore parla della lotta perenne tra il bene e il male dove Michele che guida gli angeli, le forze del Bene, sostiene e indirizza Roberto, il prescelto, a cercare di sconfiggere le forze del Male con l’aiuto della fede, con  sfide travagliate e al limite dell’impossibile.

Nella prefazione del libro così si legge: “Ogni cinquecento anni scelgo un uomo per compiere la missione … Il tempo è arrivato. Sei stato scelto per compiere la missione che, in caso di riuscita, libererà per sempre gli uomini dai maligni” – “Questa è una storia che ha dell’incredibile. Un misto tra sogno e realtà che porterà il protagonista Roberto, affiancato dagli Arcangeli Gabriele e Michele e da diversi personaggi, a viaggiare per il mondo alla ricerca di indizi, ricorrendo a vari sotterfugi che lo condurranno alla lotta finale contro il male che si svolgerà nel cuore della Sicilia”.1

Non è prevista e neanche è propriamente voluta, da Antonio Voccio, una spiegazione razionale degli eventi raccontati nel suo libro, ma qualcosa alla fine della storia rimane, eccome: la voglia dell’autore di comunicare ai lettori che il perdono è elemento essenziale dell’amore universale e che il bene può sicuramente trionfare sul male.

“Secondo una mia visione personale, ho tentato di dare una risposta a tutte le domande che noi umani ci poniamo da sempre…- spiega Antonio VoccioSe Dio è perfezione, perché noi siamo imperfetti? Com’è stato creato l’universo? Cos’è il male? Cos’è l’amore assoluto? Tutto questo è spiegato in un romanzo d’avventura in cui il prescelto tenterà di salvare gli esseri umani”.2

Quindi, aggiungiamo, eroi buoni che combattono per il bene di tutti con un finale da lasciare all’immaginazione.

Personaggi e luoghi vivono in questa storia tra invenzione ma anche riferimenti al vissuto dell’autore capace in questo modo di tenere attaccati i lettori ad ogni singola pagina. Si delineano eventi inaspettati, imprevedibili con enigmi, sorprese e grande suspence, che proiettano il lettore in un mondo in cui vengono abbattuti i limiti tra reale e irreale ed in cui l’elemento fantastico prevale decisamente su quello realistico. Una storia di genere fantasy con una energia fantastica e una serie di personaggi, artefici del bene o del male, proposti lungo tutto il racconto ed episodi descritti in modo particolareggiato come quello quando “…Michele prese dalla tasca il solito vasetto con l’unguento, lo aprì e disse: “ Guarda l’interno, è pieno. Ogni mattina, quando lo aprirai, dovrà essere sempre pieno. Se dovesse iniziare a diminuire, significherà che la tua fede si sta affievolendo. Fai in modo che questo non accada mai…”.

Cosa ha provato veramente l’autore dentro di sé, nello scrivere questo libro, lui solo lo sa, forse un sogno, una visione, il desiderio di comunicare un qualcosa che lui ha sentito o sente ancora, ma uno dei messaggi racchiusi nel libro potrebbe essere quello tramandatoci…Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future”.

Punto di forza della storia è la continuità con cui si svolge la scena, che trapela da tutto il racconto, nonostante il mondo fantastico in cui prende vita. Non un attimo di respiro insomma e se intervalli vi sono o piccole pause queste sono colmate da trovate e intuizioni geniali dell’autore, Antonio Voccio.

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