Concluso il XIV Premio “Musco” diretto da Mimì Scalia che ha condotto con Mario Incudine

La compagnia “Cambia… Menti” di Santa Venerina migliore compagnia con “Io, Alfredo  e Valentina” di Oreste De Santis. Tra i premiati anche del prof. Sandro Maria Distefano, Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, autore del libro “Italia tra lockdown e zone rosse”.

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Milo – Sabato sera, uno straordinario pubblico, rispettoso delle disposizione vigenti in materia Covid-19, ha partecipato alla serata “Milo Premia il Teatro” conclusiva della XIV edizione “Speciale” del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), – con il patrocinio della Regione Sicilia, Presidenza dell’ARS – e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea di Milo, accolto al Teatro Comunale Lucio Dalla di Milo. Conduttori d’eccezione Mimì Scalia e Mario Incudine, che per qualche momento musicale è stato magnificamente accompagnato dal Maestro Antonio Vasta, con la deliziosa collaborazione dell’attrice Roberta Barbagallo, hanno letteralmente conquistato i favori del caloroso pubblico presente.

Numerosi i premiati che si sono avvicendati sul palcoscenico i quali, oltreché dalle compagnie partecipanti all’edizione Speciale del XIV Premio Musco, sono stati scelti dalle trascorse edizioni così da focalizzare la valenza del lavoro culturale ad oggi condotto e ravvivarne la memoria storica dello stesso Premio: Maria Pia Russo (Migliore attrice, compagnia CAF di Aci Catena); Nuccio Anastasi (Miglior attore, compagnia Il Belvedere di Catania); Rodolfo Torrisi (Migliore attore trascorse edizioni, compagnia “Teatro delle Nevi” di Acireale); prof. Sandro Maria Di Stefano (Pregevole Autore del libro di attualità e approfondimento, “Italia tra lockdown e zone rosse”); Laura Briguglio (Migliore attrice trascorse edizioni, compagnia”Dietro le quinte” di Milazzo); Roberta Costantini (Migliore Regia, compagnia “Costellazione” di Formia (Lt) per lo spettacolo “La cattedrale”, anno 2015); Compagnia “Cambia… Menti” di Santa Venerina (Premio migliore compagnia con  “Io, Alfredo  e Valentina” di Oreste De Santis); Compagnia “Dietro le quinte” di Milazzo (Premio migliore compagnia delle trascorse edizioni). Un’edizione speciale con un’unica significativa motivazione: “Per aver onorato il premio con assiduità e frequenza, lasciando nel pubblico un ricordo indelebile, riuscendo a toccarne le corde giuste in un mix di ilarità, divertimento e riflessione. Ricordandoci che l’arte non solo si vede ma si sente”.

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“Come noto, per dare un’idea di continuità, sebbene il clima di incertezza dettato dal momento Covid-19, sebbene le numerose difficoltà e ristrettezze economiche e organizzative, abbiamo comunque deciso, insieme all’amministrazione comunale di Milo, in testa il Sindaco Alfio Cosentino, di dare continuità a Premio Musco giunto alla XIV edizione. È stata un’edizione Speciale per ribadire a chiari toni dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” – coerentemente con quanto realizzato in passato, che il teatro va tutelato minutamente dagli organi competenti, che il teatro è e rimane uno specchio per la nostra coscienza, un luogo prezioso per ricevere e trasmettere informazioni e riflessioni utili al nostro divertimento come, e soprattutto, alla nostra crescita personale. Siamo felicissimi degli esiti della serata. Il pubblico ha risposto con grande entusiasmo consentendoci di premiare il teatro e nel contempo di dare un segnale forte in direzione di una ripresa che con le dovute cautele non mancherà di concretizzarsi. Ringrazio la storica giuria, presieduta dall’Avv. Vincenzo Zappulla, presidente dell’istituto Storia dello Spettacolo Siciliano, e formata dalla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà, da Turi Giordano, da Agostino Zumbo, da Fabio Costanzo, da Gianfranco Barbagallo e da Luciano Patanè, che ha collaborato all’organizzazione del Premio “Musco” partecipando alla magnifica serata conclusiva arricchita anche nel finale musicale dal nostro grande Mario Incudine perfetto anche nella veste inedita di conduttore”.

Soddisfazione espressa dal Sindaco di Milo, Alfio Cosentino, come dall’assessora alla Cultura, Francesca Strano, per l’organizzazione, per la direzione artistica e per il valore simbolico del Premio, evento storico e di punta della cittadina milese. L’attore Agostino Zumbo, con la classe che lo contraddistingue, in apertura ha letto il Comunicato sindacale Slc Cgil – Sai Sindacato Attori Italiani. Ne riportiamo uno stralcio significativo: “È urgente e necessario che la ripresa sia accompagnata da una nuova riorganizzazione della produzione culturale e che tutte le parti in causa prendano un impegno serio per una riforma del sistema contributivo, con regole certe e l’abolizione dei contratti che hanno reso il lavoro nel settore precario e mal pagato. Servono inoltre misure di sostegno concrete per i lavoratori quando non impegnati, una riforma degli ammortizzatori sociali, l’attivazione dell’Osservatorio, l’aumento degli ispettori del lavoro e di conseguenza un maggiore controllo effettivo del rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, da parte degli enti che vengono sovvenzionati dal Governo e dalla Regione”.

1 tutti i protagonisti del XIV Premio Musco 2020

Ospiti della serata, tutti bravissimi e ripetutamente applauditi, hanno regalato momenti di vivace e raffinato spettacolo: Fabio Costanzo (attore), Turi Giordano (attore), “I TrequArtisti” (cabarettisti), Amedeo Raciti (tenore), Alessia Bella e Mario Mannino (ballerini). Nel corso della serata, un momento “letterario” ha visto la  la presenza del prof. Sandro Maria Distefano, Direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, autore del libro “Italia tra lockdown e zone rosse”,  che per l’occasione è stato intervistato dalla giornalista del quotidiano La Sicilia Grazia Calanna (Direttrice della Rivista culturale l’EstroVerso – www.lestroverso.it), che ha sottolineato come si fosse in presenza di un libro coraggioso, ottimamente scelto da Mimì Scalia che ha voluto premiarlo, che “pone l’accento sulla necessità dell’agire consapevole, dell’agire competente, debellando, lì dove presenti, negligenza e imperizia che propagandosi lo fanno a svantaggio di tutti, anche perché quando c’è di mezzo la vita, nessuno di noi è abbastanza distante da potersene disinteressare, da potersi ritenere indenne”.

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