Concluso il convegno internazionale ARTS AND RESEARCH, meeting sull’internazionalizzazione della ricerca nell’alta formazione artistica e musicale

Promosso dall’Accademia di Belle Arti di Catania in collaborazione con il MIUR – Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle Istituzioni della formazione superiore.

Con il patrocinio del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Si è concluso domenica 8 novembre il convegno che ha riunito, per la prima volta in Italia, il gotha dell’alta formazione artistica e musicale d’Europa.

Un convegno epocale – ha affermato Luciano Modica, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Accademie, nel suo intervento di chiusura – che consente al comparto AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) di comprendere meglio quale sia la sua strada in un momento di disattenzione da parte delle istituzioni”.

Epocale per la partecipazione estesa ed entusiastica degli istituti AFAM italiani – erano presenti i 2/3 delle Accademie italiane di Belle Arti con Franco Marrocco Presidente Conferenza Direttori Accademie, una larga rappresentanza dei Conservatori con Paolo Troncon Presidente Conferenza Direttori Conservatori, 3 ISIA – Istituti Superiore per le Industrie Artistiche, il Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza e tutte le principali reti di ricerca internazionali – ed epocale per il risultato prodotto: una proposta concreta e unanimemente condivisa dalle istituzioni AFAM –fatto rarissimo- da sottoporre al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

La proposta, che ha lo scopo di portare a ordinamento nel modo più celere possibile il biennio di specializzazione, ha espressamente riconosciuto come decisivo il tema della ricerca artistica per la strutturazione delle proposte di organizzazione del biennio.

Un tema apparentemente tecnico, ma che avrà ripercussioni molto concrete nello sviluppo delle professionalità legate all’arte e alla cultura in un momento in cui, a livello globale, si verifica un’enorme richiesta di professionisti creativi da parte delle aziende.

La messa a ordinamento dei bienni – e la costituzione successiva di veri e propri dottorati di ricerca in ambito artistico – consentirà agli studenti di sperimentare all’interno delle stesse università acquisendo una maggiore solidità metodologica e maggiore consapevolezza del proprio percorso con un conseguente aumento della qualità delle stesse pratiche artistiche e dei linguaggi prodotti.

Musei, gallerie, tutti gli attori e interlocutori del sistema culturale e artistico che già attingono alle Accademie per la ricerca di nuovi talenti creativi, avranno a disposizione più qualità, più consapevolezza, più rigore nel lavoro degli artisti che da esse usciranno.  

La comunità internazionale dal canto suo, che ha sempre definito l’Italia “il Paese silenzioso” proprio perché non aveva mai espresso una posizione sul tema della ricerca artistica – almeno fino ad oggi con il Convegno di Catania – ha accolto entusiasticamente le riflessioni e le proposte italiane.

In chiusura si è infine presentato il portale artandresearch.eu: “Una macchina potentissima –commentano la Prof.ssa Stazzone e il Prof. Vincenzo, coordinatori del convegno – che potrà contenere tutte le istituzioni AFAM con le loro pratiche, esperienze, iniziative che, per la prima volta, potranno essere condivise incrementando il livello di interconnessione e condivisione che già con questo convegno ha raggiunto altissimi livelli”.

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