San Gregorio, “Il Comune ti difende”

A San Gregorio, “Il Comune ti difende”, concluso il corso di autodifesa contro la violenza alle donne. Eleonora Suizzo: «Qui le donne hanno avuto la possibilità di acquisire tecniche per difendersi ma anche quella di crescere a livello personale conoscendo meglio se stesse e la propria forza»

Corso autodifesa (8)

Concluso con successo il corso di autodifesa “Il Comune ti difende” organizzato dall’Amministrazione comunale di San Gregorio e tenuto nella Palestra dell’Istituto “Purrello” dagli istruttori federali della Fijlkam Lorenzo Dei Pieri, Francesca Dei Pieri e Antonino Cannavò. Il progetto proposto da Angela Marchese presidente associazione Iasm si è svolto in tredici incontri, due teorici e undici pratici, ai quali hanno partecipato oltre venti donne per premunirsi di tecniche difensive.

Sabato 28 gennaio, in mattinata, nella Sala consiliare del Municipio si terrà la consegna delle targhe alle partecipanti e un talk-show sull’esperienza vissuta.

«Iniziammo a parlare di femminicidio già nel 2013 – ha spiegato il consigliere comunale Eleonora Suizzo coordinatrice del progetto – un argomento molto noto ma altrettanto sconosciuto.

«Il Comune di San Gregorio è stato sempre attento a queste tematiche. Questo è un progetto di autodifesa rivolto alle donne e di pubblica sicurezza.

«Ringrazio la preside Barbagallo – ha concluso Eleonora Suizzo – per averci concesso la Palestra, e Vera Squadrito, simbolo di forza e di lotta al femminicidio. Grande entusiasmo ha accompagnato queste donne durante il corso; qui hanno avuto la possibilità non solo di acquisire tecniche per difendersi dagli scippi e dalle persone violente ma hanno avuto la possibilità di crescere a livello personale conoscendo meglio se stesse e la propria forza».

Per Lorenzo Dei Pieri «La risposta è stata positiva – ha detto -. Nonostante fosse composto da donne di età diversa il gruppo si è affiatato. Abbiamo abbracciato le formule basilari di autodifesa cercando di far capire come usare il corpo e come difendersi in modo lecito e senza arrivare a casi estremi. Meglio il motto: “colpisci e scappa via”. Nessuna di loro ha avuto esperienze negative dirette – ha concluso Dei Pieri – ma a spingerle a venire è stata la diffidenza che hanno verso la società che le induce a munirsi di un bagaglio preventivo. Per questo abbiamo insegnato tecniche antiscippo e anti aggressione».

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